Miss Italia: P. Mirigliani,tsunami di discriminazione su concorso

Patrizia-Mirigliani11-06
Roma – “Uno tsunami di discriminazione contro Miss Italia”; “si denigra il nazional popolare e, nel privato, si umiliano le belle ragazze”. Cosi’ Patrizia Mirigliani, a capo dell’organizzazioen del concorso di bellezza, nel suo intervento oggi alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Donne, stop alla violenza”, svoltasi nella Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato. La Mirigliani, che ha difeso la bellezza e fatto un elogio della personalita’ delle ragazze che partecipano a Miss Italia, ha sottolineato l’esistenza di una “discriminazione, strisciante e diffamatoria, come uno tsunami, che si e’ abbattuta negli ultimi anni sul concorso”.

“Io, mia madre e mia sorella – ha detto la patron di Miss Italia – siamo eredi di un marchio che, finche’ era nelle mani di un uomo (il padre Enzo Mirigliani, ndr), e’ stato super tutelato ma, sara’ un caso, da quando gli siamo succedute siamo state ostacolate in ogni modo, nonostante che il concorso sia unanimamente amato perche’ la gente ha constatato la grande onesta’ che lo regola, senza mai uno scandalo in 76 anni di vita”. “Miss Italia e’ apprezzata da tutti – ha aggiunto Patrizia Mirigliani – tranne che dai radical chic con la puzza sotto il naso, che denigrano il nazional popolare e che, nel privato, umiliano con i loro atteggiamenti le ragazze giovani e belle, perche’ si da’ il caso che le scelgano belle, e che magari sono alla ricerca di un lavoro. Siamo qui per concentrarci sulla violenza psicologica che le donne subiscono ogni giorno sotto mille aspetti, sulle difficolta’ e sui pericoli che le ragazze incontrano quando decidono di tentare in modo corretto la carta del mondo delo spettacolo”. Mirigliani ha concluso ribadendo “posso dire a testa alta che le nostre miss gareggiano, facendo sfoggio della loro bellezza ma anche del loro talento, come dimostra il gran numero di chi, ogni anno, ancora oggi, e’ impegnata in televisione, nello spettacolo e nel giornalismo”.