Cellulari: Gdf Roma scopre sim card intestate a clienti ignari

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Roma – Il fenomeno delle intestazioni di “SIM Card” a soggetti ignari, già in passato constatato dalla Guardia di Finanza ed ora oggetto di ingiunzioni di pagamento a cura del Garante per la Protezione dei dati personali, è ancora purtroppo presente, come testimoniato anche da ulteriori recenti contestazioni effettuate dai Reparti territoriali della Guardia di Finanza, su input e con il supporto
del Nucleo Speciale, Reparto del Corpo della Guardia di Finanza che collabora in stretta sinergia con l’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali ai sensi di uno specifico Protocollo d’Intesa. Nel corso dell’attività, svolta su diverse zone del territorio nazionale su input del Comando Unità Speciali, sono stati sviluppati dati ed informazioni acquisiti nel corso di attività di polizia giudiziaria svolte da Reparti della Guardia di Finanza nel settore della lotta alla criminalità organizzata (in particolare traffico di stupefacenti). L’approfondimento ha consentito in numerosi casi di contestare, sul piano amministrativo, in base al Codice, il trattamento di dati in assenza di consenso. Dopo aver verificato infatti l’assoluta estraneità ai fatti degli ignari cittadini e l’assenza di contratti di attivazione e /o l’inidoneità della documentazione presentata, perché ad esempio mancante della sottoscrizione dell’ignaro utente, sono state contestate le relative violazioni.