Roccella Jonica (Reggio Calabria) – Un viaggio “sulla stessa barca nello stesso mare”, per chiedere che il Mediterraneo diventi un mare di accoglienza e solidarieta’ e vengano finalmente riconosciuti i giusti diritti agli stranieri che vivono da anni nel nostro Paese. Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, sceglie il porto di Roccella, nella costa ionica della provincia di Reggio Calabria, per esprimere solidarieta’ a quelle migliaia di uomini, donne e bambini, in molti casi profughi ambientali, costretti ad attraversare il Mediterraneo in condizioni inumane, mettendo in pericolo la propria vita per fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria. Una navigazione simbolica quella che si e’ svolta oggi pomeriggio con l’associazione dei migranti e i rappresentanti istituzionali dei comuni di Riace e di Roccella Jonica affinche’ il Mediterraneo diventi il centro di un’identita’ ricca e molteplice, capace di conoscere piu’ lingue, piu’ religioni, piu’ culture, secondo la sua vocazione piu’ autentica, e non una barriera per difendersi, al prezzo della vita di altri esseri umani, da una irrazionale e strumentalizzata paura d’invasione del nemico o del diverso.
“Dalla tappa di Goletta in Calabria vogliamo rilanciare l’impegno affinche’ il Mediterraneo possa diventare un luogo geografico e culturale all’interno del quale possano circolare liberamente non solo le merci ma anche le persone – afferma Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente -. Un appello che rilanciamo insieme ai nostri concittadini migranti affinche’ l’Europa rompa gli indugi, mettendo fine alle miopi e fallimentari strategie di chiusura delle frontiere, di respingimenti illegittimi e di violazioni dei diritti umani, piu’ attenta a proteggere le persone che i propri confini e mettendo in atto a livello nazionale e comunitario delle politiche di governo delle migrazioni fondate sulla solidarieta’, l’accoglienza e adeguate ed effettive garanzie del rispetto dei diritti umani”.
“Al Governo chiediamo – ha aggiunto – che venga finalmente riconosciuto il diritto di cittadinanza ai circa 4 milioni di stranieri che nel nostro Paese vivono, lavorano e contribuiscono fiscalmente e culturalmente al benessere delle nostre comunita’ e che sono cittadini attivi nel chiedere una migliore qualita’ ambientale e culturale dei territori in cui vivono”.
Secondo Legambiente, sul piano piu’ immediato occorre accompagnare il lavoro straordinario ed encomiabile di ricerca e soccorso in mare della Marina nonche’ quello d’accoglienza portato avanti da istituzioni e volontari, con misure piu’ specifiche per facilitare l’ingresso “legale” in Europa per motivi umanitari o legati alla ricerca di lavoro. In Calabria esperienze virtuose non mancano, a partire proprio da Roccella Jonica e Riace, ma anche i tanti comuni che ospitano i progetti Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), buone pratiche si registrano a Crotone o a Corigliano calabro, o in tanti altri piccoli centri, dove sono da anni in campo esperienze esemplari di accoglienza ai migranti e di integrazione.
“Proprio da alcune esperienze calabresi viene la conferma che i migranti possono costituire elementi preziosi di arricchimento socio-culturale e di costruzione della rinascita di paesi abbandonati e di una nuova economia – afferma Giuseppe Toscano, direttore di Legambiente Calabria -. Solo ponendo fine ad una logica emergenziale, affrontando alle radici a livello internazionale le cause dell’esodo di massa e costruendo un sistema d’accoglienza decentrata e diffusa in modo equilibrato su tutto il territorio nazionale e su quello dei vari stati UE, si potra’ vincere la paura e l’allarmismo su cui ancora in questi giorni soffiano in tanti. Si potra’ anche sconfiggere quel sistema criminale che ha lucrato e lucra cinicamente sia sui disperati costretti a fuggire sia su quelli che sono riusciti a salvarsi. Da Goletta Verde e dalla “Calabria dell’accoglienza” Legambiente rinnova il suo impegno per la pace, per costruire un mondo solidale, democratico, accogliente, giusto”.