Sicurezza: Esercito, 14mila arresti in sette anni “Strade sicure”

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Roma – Quattordicimila635 arresti, 9.973 denunce, 7.794 fermi, 2.103.347 persone e 1.095.139 mezzi controllati, 12.456 mezzi, 661 armi e oltre due tonnellate di sostanze stupefacenti sequestrati. Sono i numeri dei primi sette anni dell’Operazione “Strade Sicure”, avviata il 4 agosto 2008, che vede i militari dell’Esercito impiegati su tutto il territorio nazionale, in concorso alle forze di polizia, per il pattugliamento delle aree metropolitane, il controllo dei centri per immigrati e la sorveglianza dei punti sensibili decisi dalle prefetture. “A questi risultati concreti – ricorda l’Esercito – deve esserne aggiunto un altro, non quantificabile, legato all’effetto di dissuasione che la presenza dei soldati esercita sulla criminalita’ e la percezione di maggiore sicurezza che hanno i cittadini”. Tra i vari compiti assolti, figurano il controllo dei cantieri dell’autostrada “Salerno-Reggio Calabria”, l’impegno a Lampedusa, l’attivita’ tuttora in corso in Campania nella “Terra dei fuochi”, per la prevenzione e la ricerca di discariche illegali e roghi di rifiuti dolosi.
Le operazioni in collaborazione con le forze di polizia non sono nuove per l’Esercito: tra i precedenti, l’operazione “Vespri Siciliani” dopo gli attentati contro i magistrati Falcone e Borsellino a Palermo nel 1992 e l’operazione “Domino” nata a seguito dell’attacco alle Torri Gemelle a New York nel 2001.
“Strade Sicure” ha visto impiegato mediamente un contingente di oltre 4mila unita’ che dallo scorso aprile e’ stato incrementato a piu’ di 6.500 militari per l’Expo. Attualmente i militari dell’Esercito sono impegnati in 45 province.