Agricoltura: agricoltori italiani dare valore alla terra

Broshure-seminario-2-ottLamezia Terme – Parlare di agricoltura sostenibile significa riconoscere il ruolo di presidio, di sentinella e manutentore ambientale dell’agricoltore. “Agricoltura sostenibile” è un processo che persegue una serie di obiettivi che devono sottostare a tre principi fondamentali: Sostenibilità Ambientale, Sociale, Economica. Oggi l’agricoltura è chiamata in prima linea, non solo nella battaglia del diritto al cibo, con una popolazione mondiale in continua crescita e risorse sempre meno disponibili, ma anche per produrre in modo da preservare le risorse naturali, salvaguardare il suolo e l’acqua, contribuire alla sfida della riduzione di emissioni Co2 e alla lotta al cambiamento climatico. La biodiversità parte sicuramente dalla tutela del patrimonio genetico, ma passa anche dalla valorizzazione dei trasformati, frutto di saperi e tecniche tradizionali, importante patrimonio delle comunità locali.
A tale scopo, infatti, la normativa europea in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura ha come obiettivi prioritari la tutela della salute umana e la protezione dell’ambiente.
Per questo motivo negli ultimi anni è stato intrapreso un processo di profonda revisione del mondo dei prodotti fitosanitari, che ha contribuito sensibilmente a cambiare il panorama europeo del mercato della chimica in agricoltura, assicurando ai prodotti agricoli comunitari un livello di sicurezza molto elevato.
In particolare con l’emanazione della Direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi per la prima volta la problematica dell’utilizzo ecosostenibile dei prodotti fitosanitari è affrontata in maniera organica. E’, infatti, la prima norma europea che riguarda i prodotti fitosanitari che va oltre i criteri autorizzativi e gli aspetti legati alla residualità negli alimenti e investe, tra l’altro, gli usi extra‐agricoli (protezione del verde pubblico, delle acque potabili e balneabili, diserbo di strade e ferrovie), interessandosi non solo dell’impatto sugli operatori agricoli che maneggiano queste sostanze, ma su tutte le persone che, per qualsiasi motivo (residenza, sport, turismo ecc.) possono venirne accidentalmente a contatto, ponendo particolare attenzione alla tutela dei soggetti più vulnerabili (bambini, anziani, gestanti ecc.).
La norma si spinge oltre, individuando nelle tecniche di difesa a basso impatto ambientale, cioè la difesa integrata e l’agricoltura biologica, i sistemi produttivi da incentivare per ridurre l’impatto dell’uso dei prodotti fitosanitari sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.
Per tali ragioni, riteniamo strategico per il futuro sviluppo del comparto agricolo calabrese, informare il mondo agricolo delle recenti novità introdotte dal legislatore su tematiche di così ampio interesse sociale mediante un seminario divulgativo dal titolo “La ricerca integrata quale strategia di difesa delle filiere agricole” chiamando a relazionare professionisti di provata competenza e esperienza.