Fortugno: Prodi, ricordarlo per rinsaldare senso comunita’

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Locri (Reggio Calabria) – “E’ impossibile per me dimenticare quel 16 ottobre del 2005. Mi trovavo a Roma, all’ambasciata brasiliana con l’allora Presidente Lula e fu per me davvero una notizia sconvolgente. Oggi e’ doveroso ricordare Fortugno per rinsaldare il senso di comunita’ e giustizia profondamente violati dieci anni fa”. Lo ha detto stamani Romano Prodi, a Locri, intervenendo a una manifestazione nel corsod ella quale ha ricordato il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, assassinato 10 anni fa, a colpi di pistola, davanti a un seggio in cui erano in corso le primarie del centro-sinistra. Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha ringraziato Prodi per la sua presenza e ha colto l’occasione per sottolineare la gravita’ della situazione in cui versa oggi il territorio jonico: “I problemi sociali ed economici e soprattutto la condizione di isolamento con cui siamo costretti a fare i conti sono gravissimi. Abbiamo bisogno di voci autorevoli che contribuiscano a restituire attenzione a questa nostra terra, nel solco dell’impegno e dell’esempio di Francesco Fortugno”. Tra i presenti, la vedova del politico ucciso: “Se e’ vero che gli amici veri li trovi al tuo fianco nei momenti di bisogno – ha detto Maria Grazia Lagana’ Fortugno – il presidente Romano Prodi e’ stato e rimane amico vero della mia famiglia, dei miei figli e anche di quei calabresi, tantissimi, che non hanno mai smesso di sperare e di lottare per la loro terra. La ‘ndrangheta, come le altre organizzazioni mafiose ma in maniera ancora piu’ sottile, abbatte gli ostacoli ricorrendo alla delegittimazione oppure all’eliminazione fisica. Nel nostro caso ha utilizzato entrambe le opzioni. E’ riuscita pero’ solo nella eliminazione fisica – ha concluso la vedova Fortugno – fallendo nel tentativo di infangare la vittima perche’ autorevoli personalita’ lo hanno impedito. Romano Prodi, e’ stato tra queste”.

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