Ragazzo torturato con scariche elettriche, arrestato il padre

rp_Carabinieri1-28-300x201.jpgNapoli – Un ragazzo di 12 anni veniva costretto dal padre a rimanere fuori casa a torso nudo al freddo dell’inverno dove veniva bagnato con secchi di acqua gelata mentre in altre occasioni veniva torturato con scariche elettriche: e’ la storia di maltrattamenti scoperta dai carabinieri in provincia di Napoli che hanno arrestato un algerino di 47 anni. Nell’ambito dell’indagine coordinata dai indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri di Varcaturo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 47enne algerino, residente in Giugliano, gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di uno dei figli. Le indagini sono partite dalla denuncia della donna, che pochi giorni fa, per la prima volta, ha denunciato ai carabinieri di una stazione del Molise i gravi episodi di continui maltrattamenti e sevizie di cui era vittima da anni.

 

Ragazzo torturato: Carfagna, serve una punizione esemplare
“E’ raccapricciante, e’ incomprensibile che nella nostra epoca possa ancora accadere che un padre torturi il figlio e vessi la moglie per imporre la sua volonta’”. Lo dichiara in una nota Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati. “La donna che ha avuto il coraggio di scappare portando con se i suoi figli, compreso il ragazzo che ha subito torture inaudite, – aggiunge – deve essere protetta e tutelata dallo Stato. Per il padre, qualora l’accusa venisse confermata, deve arrivare una pena commisurata alla barbarie e alla violenza che ha inflitto. Tutelare i piu’ deboli e punire in maniera esemplare chi viola diritti umani fondamentali e’ un nostro preciso obbligo civile e morale”.