Lavoro: Fiom Calabria, contratto collettivo va difeso

rp_Fiom-Cgil-31-300x180.jpgCatanzaro – La Fiom-Cgil della Calabria “si riconosce pienamente nel percorso indicato dalla FIOM nazionale per la definizione, l’approvazione e la riconquista del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl)”. A questo scopo “impegna tutte le sue strutture ad accelerare nel confronto con gli iscritti e tutti i lavoratori interessati, attraverso lo svolgimento di assemblee in ogni luogo di lavoro e se necessario nei territori, per condividere, raccogliere proposte, per creare la necessaria consapevolezza della durezza dello scontro aperto sul Ccnl , ed essere pertanto pronte a sostenere le iniziative di mobilitazione e/o di sciopero che dovessero rendersi necessarie”. E’ quanto si legge in un documento del comitato direttivo del sindacato dei metalmeccanici calabresi, riunitosi a Lamezia Terme. “La straordinaria partecipazione dei lavoratori all’assemblea svoltasi il 21 settembre scorso alla ex Ansaldo-Breda – continua la nota – la grande attenzione degli stessi all’intervento del segretario Maurizio Landini, hanno dato il segno che anche in Calabria, nonostante le gravi condizioni sociali, lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici hanno colto il senso profondo dell’azioni da compiere per riconquistare il Ccnl ed i diritti. Le gracilissime dimensioni dell’apparato industriale calabrese – scrive la Fiom Calabria – gia’ strutturalmente debole e reso ancora piu’ asfittico dalla perdurante crisi ed assenza di politiche industriali, carattrerizzato da oltre il 90% di aziende con meno di 15 dipendenti; la quasi totale assenza di contrattazione di II° livello rendono quanto mai fondamentale riconquistare il Ccnl ed ad esso il ruolo di “autorita’ salariale” universale. Fondamentale in quest’ottica e’ rivendicare la defiscalizzazione degli aumenti salariali nazionali; cosi’ come individuare i minimi salariali contrattuali come punto di riferimento per l’eventuale salario minimo legale. Il comitato direttivo – prosegue il documento – condivide la proposta della contrattazione annuale dei minimi del salario per rendere piu’ coerente, efficace e fattivo il controllo degli andamenti dell’attivita’, mantenendo la normale durata per tutti gli altri istituti”.