Mafia Capitale: processo al via, 300 i giornalisti

I cronisti intervistano l’avvocato di Carminati Giosuè Bruno Naso

I cronisti intervistano l’avvocato di Carminati Giosuè Bruno Naso

Roma – Alle 9.30 è cominciata la prima udienza del processo per “Mafia Capitale” nell’aula Occorsio del tribunale di Roma a Piazzale Clodio. Oltre 300 i giornalisti accreditati, molti anche i reporter stranieri.
“Farò parlare Massimo Carminati, stavolta è intenzionato a difendersi in modo diverso dal solito perché vuole chiarire un sacco di cose e credetemi… lo farà sicuramente”. L’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore storico dell’ex Nar spiega così l’avvio del processo “Mafia Capitale”.
“Di tutta questa storia a Carminati ha dato particolarmente fastidio il fatto che il suo nome sia stato accostato alle parole ‘mafia’ e ‘droga’. Con la mafia non c’entra proprio nulla e la droga gli fa veramente schifo. E non parliamo delle armi che non sono mai state trovate”.
Rispetto alle sentenze emesse in abbreviato due giorni fa davanti al gup Anna Criscuolo che ha attribuito a un collaboratore di Buzzi l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa, Naso ha parlato “di decisione ampiamente attesa, arrivata in forma assolutamente tempestiva. Noi da un anno stiamo aspettando di comparire davanti al tribunale e, guarda il caso, gli immediati verranno celebrati proprio alla vigilia di questa sentenza gup e dell’arresto di alcuni giorni fa della dirigente Eur Spa, Clelia Logorelli, per corruzione. Questo per far capire il clima… Secondo me c’è una regia facilmente identificabile che vuole tutto questo. In aula lo dirò a chiare lettere”.