Cassazione conferma condanna a ex dirigente scolastico

ingresso-scuolaCatanzaro – La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la condanna dell’ex dirigente scolastico, Pietro Catanzaro, a due anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per concussione finalizzata all’ottenimento di favori sessuali (mai ottenuti) da una insegnante.
I fatti risalgono all’anno scolastico 2007-2008. “La giustizia esiste ancora”, ha commentato la vittima delle avance, Patrizia Aiello, il compagno della quale Giuseppe Candido, sindacalista della Gilda, ha reso nota la decisione della Suprema corte.
Soddisfatta la parte offesa, l’insegnante Patrizia Aiello che, dopo aver saputo della sentenza della Cassazione comunicatagli dall’avvocato Natalina Raffaelli che l’ha assistita a costituirsi come parte civile anche nel terzo grado di giudizio, ha dichiarato di essere “soddisfatta” perché,mah spiegato, “la giustizia ha riconosciuto, ancora una volta, anche al terzo definitivo grado di giudizio, la completa responsabilità penale del dirigente scolastico per fatti che erano caratterizzati da una prepotenza inaudita e che, adesso, con la nuova legge buona scuola e con i relativi poteri attribuiti ai dirigenti scolastici c’è il rischio che possano diventare sempre più frequenti. Per una donna” – ha aggiunto – “è difficile denunciare molestie e richieste illegittime sul posto di lavoro, ma è possibile e, con l’esperienza personale, posso affermare che è anche un dovere morale farlo”.
A dare notizia della decisione della Cassazione è il compagno, sindacalista dalla Gilda insegnanti di Catanzaro, Giuseppe Candido.

 

La Corte di cassazione ha confermato, rendendola così definitiva, la condanna a due anni di reclusione per l’ex preside di una scuola di Cropani, Pietro Catanzaro, accusato di concussione per le avance sessuali ad una professoressa. I fatti risalgono all’anno scolastico 2007-2008.

 

 

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