Porto Gioia Tauro: Coldiretti, dubbi su Autorita’ unica

porto-gioia-tauroCatanzaro – Coldiretti Calabria esprime dubbi e perplessita’ relativamente all’ipotesi di accorpamento dell’Autorita’ portuale di Gioia Tauro con quella di Messina paventata in questi giorni da esponenti politici. “Si – afferma Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – non condividiamo l’istituzione dell’Autorita’ del sistema portuale della Calabria e dello Stretto. A nostro avviso, lo spirito della riforma e’ di accorpare in ambito regionale. La Calabria – prosegue – ha dalla sua un sistema portuale completo con le varie specificita’ e vocazioni. Gioia Tauro per il Transhipment e commercio e poi ancora Palmi, Crotone, Corigliano Calabro, Villa San Giovanni come ulteriori possibilita’ commerciali, turistiche e crocieristiche. La logistica portuale – prosegue – e’ strategica poiche’ influisce sulle decisioni delle aziende che possono optare per delocalizzare in altre aree e quindi tenere unito il sistema portuale della nostra Regione come “unicum” e’ quanto mai essenziale poiche’ rappresenta un asse portante per lo sviluppo economico nel suo insieme. Occorre, mi si passi il termine, “cucire” il nostro territorio, aumentando la qualita’ dei servizi, con interconnessioni tra porti che sono il tassello per dare respiro logistico alle grandi correnti di traffico”.

“Con l’istituzione dell’autorita’ portuale unica con Messina – sottolinea Molinaro – si verrebbe a creare un mostro giuridico anche perche’ ad esempio l’Autorita’ deve confrontarsi con le Regioni, Sicilia e Calabria, e questo non sarebbe privo di difficolta’. Basti pensare che una (la Sicilia) e’ a Statuto speciale e l’altra (la Calabria) a Statuto ordinario. Insomma, per salvare Messina, che gradisce poco andare con le consorelle autorita’ portuali, si svilisce la Calabria e le possibilita’ di incremento delle attivita’ portuali. L’Autorita’ Portuale di Gioia Tauro – secondo Coldiretti – e’ gia’ espressione di un sistema portuale regionale, cosi come del resto indica la filosofia della riforma Delrio, al massimo per completezza, si potrebbero aggiungere anche Vibo Marina e Reggio Calabria come porti di diporto e crocieristici quindi in grado di convogliare anche flussi turistici di estremo interesse. Vorrei sottolineare inoltre che come spesso accade in Italia, rischiano di svanire nel nulla investimenti significativi nell’ambito della crocieristica fatti in particolare a Corigliano e Crotone, in quanto entrando Messina, porto crocieristico, essi verrebbero di fatto vanificati. Per quanto riguarda poi l’agroalimentare, Gioia Tauro e anche Corigliano che e’ uno sbocco importante delle produzioni della sibaritide, potrebbero ricevere un duro colpo. Ci sono innumerevoli e valide motivazioni per evitare questa eventuale opzione che ha gia’ visto schierarsi contro diverse Istituzioni a partire dal sindaco di Gioia Tauro Peda’ e dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Questa – conclude Molinaro – e’ una battaglia che bisogna portare avanti in sede nazionale e quindi auspichiamo, senza distinguo, una unita’ di intenti da parte di tutta la delegazione parlamentare calabrese”.