Lavoro: Tramonti (Cisl), rilanciare confronto con la Regione

tramonti-cisl-09Catanzaro – “Le ultime vicende sui mancati investimenti in Calabria impongono una generale assunzione di responsabilita’ da parte di politica e istituzioni, a tutti i livelli, per evitare che la nostra regione si allontani ancor di piu’ dal resto del Paese”. Lo afferma il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, per il quale bisogna intervenire con urgenza partendo da alcune questioni fondamentali per ridare speranza alla nostra terra: lavoro, infrastrutture e trasporti, difesa del suolo, ambiente, fondi comunitari, sistema socio-sanitario e contrasto alle vecchie e nuove poverta’. Cosi’ come occorre accelerare – dice – a livello regionale sulla riorganizzazione dei sistema dei rifiuti e ciclo integrato delle acque, sulla riforma degli assetti istituzionali e riordino burocratico e amministrativo, sul rilancio degli Enti strumentali e societa’ in house. Sul lavoro – dice ancora – va attuato un piano straordinario che ponga al primo punto la stabilizzazione del precariato esistente ed il varo di politiche attive per creare nuova occupazione e per facilitare il reinserimento di quanti in questi anni sono stati espulsi dal circuito produttivo ed oggi sono collocati in gran parte negli ammortizzatori sociali. Sulle infrastrutture – sostiene – e’ inaccettabile quanto sta avvenendo in questi giorni per l’ingiustificato passo indietro effettuato dal Governo su opere gia’ finanziate, A3 e SS 106 in particolare, su cui il sindacato ha gia’ espresso il proprio dissenso con la grande manifestazione di Trebisacce dei giorni scorsi”. Per la Cisl “non basta ammodernare ma occorre ripristinare i finanziamenti originari per quegli interventi strutturali che lo stesso Governo ha finora ritenuto necessari. Per la delicatezza delle questioni aperte – sottoinea – va urgentemente rilanciato il confronto con il Governo regionale, non solo per contrastare le penalizzanti politiche nazionali, ma anche per avviare programmi e progetti, partendo dal nuovo quadro comunitario 2014-2020, in grado di invertire l’attuale tendenza e rilanciare sul piano economico, produttivo ed occupazionale. In questo senso – dice – l’intesa raggiunta da sindacati e Confindustria puo’ rappresentare la base di partenza per un piu’ complessivo coinvolgimento di tutte le forze interessate al miglioramento delle condizioni economiche e sociali della nostra regione”.