Migranti: su reato clandestinita’ e’ dibattito aperto

istat-migrantiRoma – Il reato di clandestinita’ fa discutere nel governo e nella maggioranza, dopo aver suscitato le critiche della Lega e di tutto il centrodestra. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano e’ contrario alla depenalizzazione, una parte del Pd e’ favorevole e per la prossima settimana palazzo Chigi intende esaminare con attenzione la materia per evitare guerre ideologiche su un nodo che riguarda un tema caldo come l’immigrazione. L’intenzione e’ di evitare guerre ideologiche avendo come faro la sicurezza dei cittadini.
Il prossimo consiglio dei ministri, a meta’ gennaio, dovrebbe esaminare il decreto legislativo in materia di depenalizzazioni che dovrebbe contenere anche l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina, stando almeno all’indicazione dalle Camere. Il governo a novembre decise infatti di soprassedere su tale decisione lasciando aperta la discussione alle commissioni parlamentari che, a dicembre, hanno dato il loro ok alla depenalizzazione. La notizia di tale decisione ha fatto infuriare la Lega: “Renzi cancella per decreto il reato di immigrazione clandestina: prepariamoci all’invasione #cosedamatti” ha scritto il governatore della Lombardia Roberto Maroni. E Matteo Salvini ha annunciato che “La Lega fara’ le barricate, in Parlamento e poi nelle piazze con un referendum, contro questa vergogna”.
Ma perplessita’ sono state espresse anche da Ncd. E il ministro Alfano e’ chiaro: “La vicenda del reato di immigrazione clandestina non e’ materia di un singolo partito. Sono consapevole che si sono levate voci molto autorevoli e rispettabili che affermano ragioni tecnicamente valide a sostegno di una abrogazione, ma motivi di opportunita’ fin troppo evidenti mi inducono a ribadire che e’ meglio non attuare la delega ed evitare di trasmettere all’opinione pubblica dei messaggi che sarebbero negativi per la percezione di sicurezza in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa”. “Niente di ideologico – spiega il ministro – ma una semplice valutazione di opportunita’ politica”.

“C’e’ un decreto legislativo da esercitare, qualsiasi aspetto sara’ approfondito” afferma il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, per raffreddare gli animi. Per Gozi, pero’, il reato di immigrazione clandestina, ad oggi, “non ha funzionato” e “se il governo vuole rispettare la delega del Parlamento, deve intervenire adesso”. Anche l’Anm spezza una lancia a favore della depenalizzazione. Il reato di immigrazione clandestina “non ha avuto nessun effetto riguardo al fenomeno dell’immigrazione” e, soprattutto, e’ stato un ostacolo processuale per l’individuazione degli scafisti, che e’ l’obiettivo primario delle immagini” rileva il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, Maurizio Carbone, che definisce il reato di clandestinita’ “una norma simbolo, senza ricadute efficaci per le indagini, anzi con effetti che sono stati dannosi”. Questo perche’ il reato di immigrazione clandestina “costringe i pm a iscrivere nel registro degli indagati l’immigrato, il quale, quindi, deve essere sentito in qualita’ di indagato, assistito da un difensore: in questo modo, potra’ avvalersi della facolta’ di non rispondere e le sue dichiarazioni, proprio perche’ provenienti da un indagato, saranno considerate di minore attendibilita’. Cio’ crea ostacolo all’individuazione degli scafisti”.

Grande sconcerto viene espresso da Adriano Tilgher , leader Fronte Nazionale, secondo il quale depenalizzare il rato di clandestinità “ha davvero del clamoroso se consideriamo che arriva a pochi giorni dalle vergognose e abominevoli notizie che arrivano , in questo inizio d’anno, da Colonia in particolare ma anche da altre città tedesche dove migliaia di immigrati ( considerati risorsa anche dalla Merkel ) hanno seminato il panico fra i giovani tedeschi in piazza per il Capodanno , con aggressioni , furti e violenze varie” . Per Tilgher, invece “Occorrono leggi che servano a garantire maggiore sicurezza per gli italiani mandando via gli stranieri che si rendano colpevoli di reati contro la persona !”