Intimidazioni: minacce a figlio Gratteri, reazioni

gratteri-ndranghetaCatanzaro – “In Calabria si vive una condizione di giustificata preoccupazione per il reiterarsi di azioni delittuose ai danni di quanti, a vario titolo, sono in trincea contro la criminalita’ organizzata”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia che “rinnova sentimenti di vicinanza e sincera solidarieta’ al collega Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta e al Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, magistrato da sempre in prima linea contro la mafia e impegnato per il riscatto culturale della Calabria”. “Gli ultimi episodi – sottolinea Domenico Battaglia – destano profonda inquietudine perche’ confermano, ancora una volta, l’arroganza di una criminalita’ che risponde e reagisce all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, alzando il tiro, sfidando lo stato e tutte le forze sane della societa’. Dimostrazione che l’impegno antimafia autentico mette in allarme le forze criminali che si sentono assediate. Per queste ragioni, ribadisco il mio convinto sostegno al procuratore Nicola Gratteri e al presidente Arturo Bova, perche’ proseguano – ognuno per la propria parte – nel prezioso contributo che assicurano in una terra vessata dallo strapotere della mafia in grado di ostacolare ogni possibile tentativo di sviluppo e progetto di crescita. Sono certo che non si faranno intimorire da una criminalita’ che ricorre sistematicamente a gesti vili e ignobili per asservire tutti al suo volere e ai suoi squallidi interessi”.
“Nicola Gratteri e’ uno dei magistrati piu’ esposti e anche piu’ determinati nella lotta alla ‘ndrangheta” afferma, dal canto suo, in una nota, Adriana Musella, coordinatrice del movimento “Riferimenti”, in relazione all’epiosodio denunciato dal figlio del magistrato, studente a Messina, dopo chefinti poliziotti si sarebbero introdotti nel palazzo in cui abita. “E’ di alcune settimane addietro – dide MUsella – l’arresto in Costarica di narcotrafficanti italiani ed e’ la prima volta che provvedimenti di cattura emesse dalla magistratura vengano eseguiti senza rogatorie. Gratteri, inoltre, e’ titolare insieme a Giuseppe Lombardo di alcuni filoni d’inchiesta delicatissimi su massoneria, ‘ndrangheta e poteri criminali” . Per Antonio Caridi, deputato di Fi, “in virtu’ delle tante opere di bonifica della ‘ndrangheta, dal traffico di stupefacenti al sequestro di carichi mostruosi di cocaina provenienti dal Centro America, quest’ultima intimidazione rappresenta l’apice della villania. La gravita’ – aggiunge – si acuisce, in maniera sostanziale, perche’ ad esser preso di mira e’ stato il figlio del procuratore”.

La UIl calabria, in una nota, parla di “magistrati in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta come Nicola Gratteri; politici, amministratori, sindacalisti, operatori dell’informazione sono sotto attacco. In Calabria la democrazia e’ in pericolo. La criminalita’ organizzata usa le minacce per mettere un bavaglio alla legalita’, per mettere a tacere le voci di coloro che non hanno paura di prendere chiaramente posizione nella lotta alla ‘ndrangheta, di coloro che hanno scelto di stare dalla parte dello Stato. Con il fuoco si vuole bruciare la possibilita’ di rinascita di questa terra. Gli episodi si susseguono, in queste ultime ore e’ toccato ad Arturo Bova, presidente della Commissione regionale sulla ‘ndrangheta, finire nel mirino del piromane di turno. Ma l’elenco – scrive la Uil – e’ assai lungo, e’ un rosario interminabile in cui, ogni giorno, si aggiunge un nuovo grano. La solidarieta’ ormai non basta piu’. La societa’ rischia di essere invasa definitivamente dal cancro del malaffare e della criminalita’. Bisogna alzare le difese immunitarie della societa’ civile”. Il consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente) esprime a Gratteri e alla sua famiglia voglio “sentimenti di sentita solidarieta’ per l’inquietante episodio accaduto al figlio nei giorni scorsi a Messina. Siamo al suo fianco – dice – nella grande opera di risanamento di quella Calabria che anela a liberarsi definitivamente dall’oppressione criminale per intraprendere virtuosi percorsi di sviluppo”. Pasqua “rinnova la sua stima ed ammirazione per il magistrato impegnato su tutti i fronti nella difficile battaglia contro la criminalita’ organizzata. Nicola Gratteri rappresenta un simbolo della lotta alla mafia. Grazie al fine lavoro investigativo e all’incrollabile impegno dalla parte della legalita’ – sottolinea Pasqua – Gratteri e’ riuscito ad incassare importanti risultati anche contro il narcotraffico ed i suoi rilevanti interessi economici. Ne’ va dimenticato il prezioso lavoro condotto dal giudice antimafia per l’affermazione della cultura della legalita’ nelle scuole, tra i giovani, a contatto con la societa’ civile, nella certezza che il cambiamento vero e’ possibile solo grazie al sorgere di nuove consapevolezze”. Anche l’amministrazione comunale di Locri “condanna fermamente gli ultimi episodi criminali che hanno coinvolto, in una continua escalation di azioni intimidatorie, amministratori e uomini dello Stato. In particolar modo, dopo aver espresso solidarieta’ per gli episodi di Gioiosa Jonica che hanno interessato il Sindaco Fuda, e di Martone, dove si e’ intervenuti prontamente consegnando uno scuolabus in sostituzione di quello incendiato, ora l’Amministrazione locrese condanna i gravi atti che hanno interessato l’On. Arturo Bova e il pm Nicola Gratteri”.

Per il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolo’ secondo il quale: “Il grave ed inquietante episodio che si e’ verificato a Messina dimostra come i poteri criminali abbiano alzato il tiro, sfidando con preoccupante vigore le Istituzioni impegnate in prima linea contro il malaffare e l’illegalita’ diffusa. Esempio d’incrollabile dedizione e costanza, il procuratore Gratteri – sottolinea Nicolo’ – e’ stato protagonista di coraggiose inchieste che hanno squarciato il velo dietro cui si celavano pericolose connessioni e il fiorente mercato del narcotraffico che conta cifre da capogiro. L’impegno del dott. Gratteri non potra’ essere incrinato dalla minaccia e da quella strategia della tensione di cui vigliaccamente si serve la criminalita’ per piegare al suo volere. Nessuna vera e piena liberazione dalla sudditanza mafiosa sara’ possibile se non attraverso quel cambiamento culturale che deve pervadere le coscienze. Ce lo insegna il dott. Gratteri che, al prezioso lavoro operativo e d’investigazione – ricorda il capogruppo di Fi – ha affiancato l’impegno per l’affermazione della cultura della legalita’ incontrando i giovani nelle scuole, nelle sedi dell’associazionismo e in ogni occasione di dibattito democratico. Dinanzi al crescere delle intimidazioni, lo Stato deve far sentire ancor di piu’ la sua presenza, accanto a magistrati, operatori di giustizia, sindaci ed amministratori. Il bisogno di legalita’ – conclude Nicolo’ – ci spinge ad alzare la tensione morale e ad accrescere l’impegno intorno ai grandi temi della liberta’, della giustizia e della solidarieta’”.