Incendio auto Roccisano: reazioni

roccisano2Catanzaro – La Cisl calabrese, con un comunicato, esprime “vicinanza e solidarieta’” all’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano vittima di un atto intimidatorio. Laq Cisl esprime “Ferma condanna di un atto di violenza gratuita, rispetto al quale – scrive – chiediamo si faccia chiarezza. Un ulteriore episodio di una lunga serie di atti intimidatori che colpiscono rappresentanti istituzionali, politici, imprenditoriali, sindacali e che certamente non fermera’ l’impegno dell’Assessore Roccisano sul fronte dell’occupazione e del lavoro in Calabria. Per queste ragioni – si legge – la manifestazione che si svolgera’ a Reggio Calabria venerdi’ dovra’ rappresentare la risposta della Calabria che dice no a ogni forma di violenza e prevaricazione e che quotidianamente e’ impegnata a favorire percorsi di crescita e di sviluppo per la nostra terra”.

Per il presidente del gruppo del Ncd al Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo, “l’intimidazione subita dall’assessore regionale Federica Roccisano e’ l’ennesimo episodio di una lunga serie di attentati ai danni di rappresentanti delle istituzioni democratiche ed imprenditori. Ormai – dichiara – con cadenza quotidiana, in tutta la Calabria si contano distruggono beni e si cerca da parte di una criminalita’ senza scrupoli di impedire il libero esercizio della democrazia. La risposta dello Stato, pur massiccia per uomini e mezzi, e pur conseguendo risultati di un certo rilievo, non sembra pero’ dissuadere chi crede che la ritorsione e le minacce siano la soluzione per raggiungere ogni illecito obiettivo. Dinanzi ad uno scenario del genere, che pone seriamente a rischio la tenuta delle istituzioni ed allontana dall’impegno civile e politico le persone di buona volonta’, e’ necessario porre in essere ogni soluzione che riporti nell’alveo della normalita’ una situazione sociale a forte rischio, ancor piu’ condizionata da una crisi economica che non da respiro alla Calabria ed alle sue giovani generazioni. La politica, a tutti i livelli, – conclude – deve fare un salto di qualita’ ed assumersi responsabilita’ straordinarie, altrimenti si rischia di perdere la partita con chi delinque e usa comportamenti criminali che offendono le persone e creano nell’opinione pubblica sgomento e paura”.

Per il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, “l’intimidazione subita dall’assessore regionale Federica Roccisano ricorda a tutti i calabresi, una volta di piu’, che questa regione e’ purtroppo sempre al centro di dinamiche criminali distruttive e preoccupanti contro le quali non si puo’ mai abbassare la guardia. Il Governo – aggiunge – faccia qualcosa di concreto per dimostrare la propria vicinanza agli amministratori della cosa pubblica calabrese, ancora una volta al centro delle attenzioni della criminalita’ organizzata, e alla societa’ civile della nostra regione, nella quale vivono, crescono e lavorano persone perbene che con questi fenomeni non hanno assolutamente nulla a che spartire. All’assessore Roccisano vanno la piu’ completa solidarieta’ dell’amministrazione comunale del Capoluogo e l’invito, forte, a non farsi intimorire e ad andare avanti con coraggio e determinazione nel proprio ruolo di delegato della Giunta regionale”.

 

Anche l’ordine degli assistenti sociali della Calabria, esprime “piena solidarieta’ “all’assessore. “Un atto- si legge in una nota – che connota, ancora una volta, la pervasivita’ della criminalita’ nella nostra regione e la sua volonta’ di contrastare qualsiasi forma di cambiamento”. Per l’Ordine degli Assistenti Sociali, “in una situazione di cosi’ grave degrado, e’ necessario che si vada oltre la solidarieta’ momentanea nei confronti delle vittime e si crei, soprattutto intorno a coloro che sono impegnati in prima linea, una catena di protezione sociale che non consenta il loro isolamento e indebolimento di fronte alla minaccia di stampo mafioso”.

Il presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro esprime “viva condanna per la vile intimidazione” indirizzata alla persona dell’Assessore Regionale al lavoro Federica Roccisano. “Un atto proditorio e una inconcepibile minaccia – dichiara – che sicuramente rafforzera’ il lavoro dell’Assessore alla guida del Dipartimento regionale alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili, per continuare il suo impegno in particolare a favore dei giovani”.

“Sdegno e rabbia per il vile gesto che sabato notte, ha visto protagonista suo malgrado, Federica Roccisano”, vengono esternati dal segretario-questore del Consiglio regionale Giuseppe Neri che aggiunge: “Esprimo tutta la mia vicinanza all’assessore, certo che sapra’ andare avanti senza cedimenti e con lo stesso spirito che ha contraddistinto fino ad oggi il suo operato”.

Giovanni Puccio, responsabile dell’ organizzazione regionale del Pd, e Anna Maria Cardamone, responsabile della consulta dei sindaci del partito, hanno diffuso una nota in cui scrivono che “i preoccupanti fatti criminosi che stanno interessando la nostra regione hanno drammaticamente riproposto il tema della tutela dei diritti e della sicurezza dei cittadini calabresi. Il vile atto intimidatorio subito dall’Assessore Roccisano è un grave attacco alle istituzioni democratiche. Siamo certi che Federica continuerà a svolgere la sua funzione di governo regionale per rafforzare e affermare i principi di legalità e di democrazia. A Federica la nostra vicinanza e solidarietà. Andiamo avanti – scrivono ancora – coscienti che, l’impegno dello Stato, delle forze dell’ordine, del governo nazionale e l’azione di cambiamento e di rinnovamento portata avanti dal presidente Oliverio e la sua Giunta, insieme a una forte iniziativa che vede protagonisti le forze sane della Calabria, i tanti amministratori onesti, il mondo dell’associazionismo e della Chiesa, sono la garanzia per contrastare le forze del male e del crimine organizzato e ridare speranza, fiducia e crescita alla nostra Terra”.

 

Anche il Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro “esprimere la sua vicinanza umana ed amministrativa all’Assessore Regionale Federica Roccisano, per il vile atto intimidatorio subito. L’intensificarsi di tali fenomeni intimidatori – commenta – non deve portarci a credere che la criminalità si stia fortificando ma al contrario, è il segnale di una reazione all’azione di contrasto che quotidianamente, tutti i calabresi stanno portando avanti per estirpare il male, sin dalla radice.
Dobbiamo –aggiunge – essere consapevoli che la parte mafiosa della Calabria è solo una minoranza, che se pur violenta e tesa a destabilizzarci tutti, non potrà mai fermare la Calabria della legalità, della cultura, del cambiamento”. Il primo cittadino di Lamezia “a Federica Roccisano, voglio far giungere il sostegno di tutti i lametini, incitandola ad andare avanti con coraggio e determinazione, consapevole di non essere sola.
La criminalità è un puntino nero su una pagina bianca e dunque lavoriamo per cancellare ogni macchia, che possa “sporcare” la nostra terra. La Magistratura e le forze dell’ordine che quotidianamente lavorano – afferma ancora – per liberarci da paura e violenza, hanno però bisogno della collaborazione di ogni singolo cittadino e devono poter contare sulla nostra consapevolezza che la criminalità mafiosa può essere vinta, e sulla volontà di allontanare ogni espressione della cultura mafiosa che non può trovare la benedizione di una terrà che – conclude – ha nella sua tradizione, l’ideale di una libertà che è politica, arte, storia, civiltà”.

 

Per Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria, “l’intimidazione dell’altra notte all’assessore regionale Federica Roccisano, cui va la nostra solidarietà, vicinanza e pieno sostegno. E’ la dimostrazione di una vera e propria “contro-cultura” dilagante fatta di violenza e intimidazioni, un bollettino di guerra, che cerca di sconquassare e vincolare la nostra quotidianità alle regole della violenza. Un modello culturale che non possiamo tollerare e che non accettiamo. Quanto sta accadendo deve spingere la società civile e le associazioni tutte a mobilitarsi, poiché l’intervento principale deve essere culturale e politico, con buone pratiche e azioni concrete che limitino il malaffare in ogni sua forma”.
“Innanzitutto, sono vicino all’assessore Roccisano e a tutti coloro in questi giorni sono stati colpiti da intimidazioni vili e mirate a minare la libertà e la democrazia, di singoli e comunità. – Dice Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria – E’ necessario che vi sia una reazione che parta dalla Calabria, ma continuo a dirlo, che al contempo da Roma devono arrivare le risposte ai bisogni dei cittadini, dei magistrati e delle Forze dell’Ordine. Siamo al fianco di quanti hanno subito questi gravi atti negli ultimi giorni e dei rappresentanti dello Stato, che sono certo faranno il massimo per garantire la sicurezza di persone e cose. Sono altrettanto certo che l’Assessore Roccisano e la classe politica regionale non si faranno condizionare da tali eventi, ma anzi lavoreranno ancora di più per dare un segnale di cosa significa amministrare bene, per il bene comune, e come questo possa avere le maggiori ricadute nel contrasto della cultura delle intimidazioni e di quella mafiosa e violenta in genere. Solo con una buona politica amministrativa possiamo pensare veramente di avviare il cambiamento di questa regione”.