Quattro arresti eseguiti dai Carabinieri nel reggino

comando-provinciale-rc-08Reggio Calabria – Quattro persone sono state arrestate dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, in luoghi e circostanze diversi.
A Reggio Calabria è stato tratto in arresto Aldo Armando Micelli, 44 anni, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope,detenzione abusiva di armi e ricettazione, in esecuzione all’ordine di espiazione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale. L’uomo dovrà scontare una pena residua di 3 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, per fatti commessi in questo centro tra gli anni 1996 e 1999. Sempre a nell città dello stretto i Carabinieri hanno tratto in arresto Domenico Sapone, 47 anni, anche lui noto alle forze dell’ordine, per il reato di furto aggravato di energia elettrica, poiché, nel corso di uno specifico servizio, predisposto con ausilio personale tecnico della società “Enel servizi s.r.l.”, veniva accertata l’esistenza di un prelievo di energia elettrica, assicurato tramite un allaccio abusivo collegato direttamente alla rete pubblica, che ne consentiva l’illecita alimentazione del proprio esercizio commerciale e abitazione, ubicate rispettivamente al piano terra ed al primo piano dello stabile ove il medesimo risiede.

A Melito Porto Salvo, i militari dell’Arma hanno tratto in arresto A.G. 48 anni, per il reato di falsità in scrittura privata e ricettazione, in esecuzione al provvedimento di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’ Appello. L’uomo dovrà scontare una pena di 2 anni, 11 mesi e 17 giorni di reclusione, per fatti commessi in Reggio Calabrianel2015.
Infine a Rosarno, i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Noho siliman, 35 anni di nazionalità Ghanese e domiciliato presso la tendopoli sita nella zona industriale di San Ferdinando, già noto alle forze dell’orine, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale poiché, durante un normale controllo di polizia, alla richiesta da parte dei militari operanti di favorire i documenti d’identità, improvvisamente si scagliava contro i predetti, strappandogli di mano i documenti, distruggendoli e cercando di darsi alla fuga, interrotta nell’immediatezza dai militari dell’Arma.

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