‘Ndrangheta: Falcomata’, beni confiscati grande opportunita’

falcomata-04-09Reggio Calabria – “Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalita’ organizzata e’ certamente una delle strategie piu’ incisive nella lotta contro le mafie e per l’affermazione di un’autentica giustizia sociale. A Reggio Calabria abbiamo redatto un programma molto ambizioso su questo tema che ci consentira’ di ribaltare un primato negativo in una grande opportunita’ da mettere a disposizione della comunita’ in termini di ricaduta sociale”. E’ quanto ha dichiarato il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomata’ partecipando all’incontro nazionale sui beni confiscati organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati in occasione del ventennale dall’entrata in vigore della Legge 109/96 Rognoni Latorre. Nell’occasione – spiega una nota del Comune – e’ stato presentato il Piano di azione nazionale finalizzato al riutilizzo sociale dei beni confiscati attraverso la politica di coesione 2014-2020. Il Piano si qualifica come strumento di coordinamento e di supporto tra i diversi centri di competenza, nonche’ come punto di riferimento entro il quale realizzare gli interventi previsti dai Programmi Operativi Nazionali sia da Programmi Operativi Regionali nel periodo 2014-2020. Un approccio che permettera’ di coordinare in modo piu’ efficace le iniziative finanziabili con le risorse della politica di coesione 2014-2020 e la policy nazionale per la gestione dei beni e delle imprese confiscate alla criminalita’ organizzata. “La possibilita’ di utilizzare i fondi strutturali europei per la riqualificazione dei beni – ha aggiunto il Sindaco Falcomata’ – e’ certamente una freccia in piu’ molto importante all’arco delle Amministrazioni comunali che si trovano a gestire questa partita, soprattutto per quelle del meridione che sono poi quelle dove si concentra la maggiore presenza di beni oggetto di confisca. A Reggio Calabria abbiamo inaugurato questo percorso virtuoso che ha gia’ ricevuto apprezzamenti importanti da parte dei massimi vertici nazionali dell’antimafia. Beni confiscati ad uso abitativo, per l’impiego in ambito sociale o per la messa a reddito che ci consentira’ di creare un fondo da destinare ad esempio per dei buoni libro per le famiglie meno abbienti”.

“A vent’anni dall’entrata in vigore ella legge Rognoni Latorre – ha aggiunto il primo cittadino di Reggio Calabria – possiamo tracciare un bilancio certamente positivo in termini di ricaduta sociale della Legge. Tantissimi beni oggi sono utilizzati in maniera molto proficua sui territori e sono a disposizione dei cittadini per finalita’ sociali. In molte realta’, soprattutto al sud, sono una vera e propria ricchezza sottratta alla criminalita’ e riconsegnata ai cittadini. E’ fuori di dubbio la porta rivoluzionaria di questa legge, ma e’ chiaro che oggi, soprattutto in termini procedurali, e’ necessario un aggiornamento, per migliorare l’iter di assegnazione, che va reso piu’ veloce, ed evitare l’ammaloramento dei beni. Inoltre c’e’ da valutare il tema delle risorse – ha concluso – che dovrebbero accompagnare la destinazione dei beni confiscati consentendo alle amministrazioni di poterli ristrutturare e alle associazioni di poterli gestire in maniera dignitosa, soprattutto nella fase di startup che e’ sempre la piu’ complessa”.

,