Lamezia: due fratelli arrestati dai Carabinieri per droga
Lamezia Terme (Catanzaro) – Due fratelli sono stati arrestati da i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme per detenzione e spaccio di stupefacenti. Si tratta di hanno proceduto all’arresto di Pietro Giovanni D’Agostino, 36 anni, e del fratello Salvatore, 29 anni, gia’ noti alle forze dell’ordine ed entrambi sottoposti alla misura alternativa della detenzione domiciliare a seguito dell’arresto del gennaio del 2013 per detenzione di droga ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi clandestine e furto aggravato. Durante una perquisizione personale e domiciliare, nel giardino dell’abitazione dei due fratelli sono stati rinvenuti, nascosti nel terreno, circa 150 grammi di marijuana contenuti in due barattoli di vetro, oltrea denaro in contante, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento per il relativo smercio. I due sono stati intercettatimentre, durante il controllo dei Carabinieri, probabilmente insospettiti, si erano premurati di spostare la droga per paura che la fosse rinvenuta. Ultimate le operazioni di polizia, i militari hanno proceduto al sequestro della droga e a dichiarare i due in stato di arresto, trattenendoli momentaneamente nelle camere di sicurezza del comando compagnia in attesa del giudizio con rito per direttissima, a seguito della quale c’e’ stata la convalida degli arresti.
Durante una perquisizione personale e domiciliare, nel giardino dell’abitazione dei due fratelli sono stati rinvenuti, nascosti nel terreno, circa 150 grammi di marijuana contenuti in due barattoli di vetro, oltrea denaro in contante, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento per il relativo smercio. I due sono stati intercettatimentre, durante il controllo dei Carabinieri, probabilmente insospettiti, si erano premurati di spostare la droga per paura che la fosse rinvenuta. Ultimate le operazioni di polizia, i militari hanno proceduto al sequestro della droga e a dichiarare i due in stato di arresto, trattenendoli momentaneamente nelle camere di sicurezza del comando compagnia in attesa del giudizio con rito per direttissima, a seguito della quale c’e’ stata la convalida degli arresti.
