‘Ndrangheta: confische e sequestri per 1,5 mln nel Reggino

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Reggio Calabria – Due confische ed un sequestro di beni, per un valore complessivo di quasi 1,5 milioni di euro, sono stati eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria Nello specifico, la Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Reggio Calabria ha ottenuto dalla sezione misure di prevenzione del locale tribunale un provvedimento di confisca preventiva di beni mobili ed immobili per un valore di circa 700.000 euro riconducibili al patrimonio di Michele Maio, di anni 62 di Taurianova, e del suo nucleo familiare. Maio e’ ritenuto un esponente dell’omonima cosca che opera in particolare nella frazione San Martino del comune di Taurianova. L’attivita’ costituisce la prosecuzione dell’operazione “Tutto in famiglia”, nell’ambito della quale Maio e’ stato condannato in primo grado a 14 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso. La confisca ha riguardato una impresa individuale che opera nel commercio al dettaglio di carni; una abitazione ubicata a Taurianova; svariati rapporti bancari, titoli obbligazionari, polizze assicurative riconducibili ai destinatari del provvedimento. La seconda confisca, per circa 700mila euro, e’ stata eseguita nei confronti di Pasquale Hanoman, 51enne di Taurianova, e del suo nucleo familiare. Anche Hanoman e’ ritenuto appartenente alla ‘ndrangheta ed in particolare alla cosca Maio, ed e’ stato condannato in primo grado a 18 anni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso. Il provvedimento riguarda una impresa individuale che opera nella somministrazione di alimenti e bevande; dieci tra fabbricati e terreni ubicati a Taurianova e Varapodio; svariati rapporti bancari, titoli obbligazionari, polizze assicurative riconducibili ai destinatari del provvedimento. In particolare, i Carabinieri hanno apposto i sigilli al Bar “Vecchio Lume” di Taurianova, dove le attivita’ investigative avevano consentito di accertare lo svolgimento di due riunioni di ‘ndrangheta, nel maggio ed aprile del 2011. Il terzo provvedimento e’ stato notificato a Sant’Ilario dello Jonio, nei confronti di Antonio Strangio, 63enne di San Luca, detenuto, le cui consistenze patrimoniali hanno costituito oggetto d’indagine da parte dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria a seguito di condanna definitiva a trenta anni di reclusione per i reati di associazione di tipo mafioso, armi, tentato omicidio ed altri. L’uomo e’ considerato un elemento della cosca Strangio di San Luca ed e’ ritenuto soggetto di elevato profilo criminale. Il provvedimento di sequestro riguarda un fabbricato, sito nel comune di Sant’Ilario dello Jonio, del valore stimato in 90.000 euro circa.

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