Istat: solo meta’ italiani legge libri, cala lettura giornali web

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Roma – Nel 2015 si stabilizza la quota di persone che leggono quotidiani (47,1%) e aumenta leggermente quella di chi legge libri, anche se e’ ancora sotto il 50%. Le percentuali maggiori di lettori si registrano fra i giovani e le donne. A livello territoriale tutte le regioni del Mezzogiorno presentano valori inferiori al dato nazionale ad eccezione della Sardegna. Lo rileva il rapporto “Noi Italia” dell’Istat diffuso oggi. Secondo il dossier, si conferma elevato, anche se in leggera diminuzione, l’utilizzo dei Internet per la lettura di giornali, news o riviste; tra i giovani di 20-24 anni uno su due usa il web a questo scopo. Su scala europea l’Italia occupa l’ultima posizione insieme all’Irlanda (Anno 2014).
Nel 2015 l’8,2% della popolazione di 6 anni e piu’ legge online e scarica dal web libri e e-book, la quota sale a poco meno del 20% tra i giovani di 15-24 anni. Questa forma di fruizione culturale e’ piu’ diffusa nel Nord-ovest, unica ripartizione dove si registra una crescita rispetto al 2014. Cresce la partecipazione culturale. Negli ultimi anni sono aumentati i visitatori a musei/mostre e a siti archeologici/monumenti ma anche le persone che vanno al cinema (quasi il 50% della popolazione). La fruizione di spettacoli o intrattenimenti fuori casa e’ piuttosto differenziata a livello territoriale: il divario tra ripartizioni e’ molto rilevante nel caso di visite a musei e monumenti, maggiori nel Centro-Nord.
Nel 2013 le famiglie italiane hanno destinato alla spesa per ricreazione e cultura mediamente il 6,5% della spesa complessiva per consumi finali, una quota inferiore a quella riscontrata nel 2012. La riduzione accomuna tutte le ripartizioni; il valore piu’ elevato di questa spesa si osserva nel Nord-ovest, mentre il Mezzogiorno presenta una quota inferiore alla media nazionale.
La propensione alla pratica sportiva e’ in crescita nel 2015 ma riguarda ancora solo un terzo della popolazione (piu’ gli uomini che le donne); la quota piu’ elevata si riscontra nel Nord-est (39,4%), la piu’ bassa nel Mezzogiorno (24,9%). Poco meno di un quarto dei praticanti vi si dedica in modo continuativo.