Criminalita’: arrestato uno dei 100 latitanti piu’ pericolosi

arresto-roberto-manganielloNapoli – E’ stato arrestato Roberto Manganiello, leader del clan camorristico scissionista Marino operativo nell’area nord di Napoli, uno dei 100 latitanti considerati piu’ pericolosi. Lo rende noto la polizia.
Manganiello, catturato in un covo ad Orta di Atella, nel casertano, era latitante dal 2013. Era ricercato tra l’altro per un omicidio di due fedelissimi del potente clan camorristico Di Lauro, un omicidio che aveva segnato l’avvio di una delle piu’ cruente faide della camorra, la prima a Scampia.
Pur latitante Manganiello gestiva personalmente i traffici illeciti, legati al traffico di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni, del clan camorristico Marino tuttora attivo nell’area nord di Napoli.

Destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’A.G. di Napoli perche’ ritenuto responsabile dei reati di concorso in duplice omicidio e porto e detenzione illegale di armi, reati aggravati dalle modalita’ mafiose, era ricercato per il concorso nell’omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, fedelissimi del potente clan camorristico Di Lauro, facente capo a Paolo di Lauro detto Ciruzz’ o’milionario, consumato a Napoli il 28 Ottobre del 2004. Un omicidio che segno’ l’avvio di una delle piu’ cruente faide di camorra, la prima faida di Scampia, che vide contrapposte le famiglie camorristiche Scissioniste Amato/Pagano, Abete/Abbinate/Notturno e la stessa famiglia Marino, un tempo fedelissime di Paolo di Lauro, al clan da quest’ultimo capeggiato. Per tale omicidio sono indagati anche Arcangelo Abete, Gennaro Marino detto Mekkei e Antonio della Corte.
Era inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosita’ e nello speciale programma di ricerche del Ministero dell’Interno ed e’ stato catturato nel covo di Orta di Atella ove si nascondeva ad una ragazza napoletana di 30 anni.
Gli investigatori della Polizia di Stato di Napoli e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ad Orta di Atella (CE), con la collaborazione della Squadra Mobile di Caserta, lo hanno fermato all?interno di un’abitazione di Via Lampitelli.
I poliziotti per irrompere nell’appartamento si sono finti pony express per la consegna di pizze a domicilio. Il latitante stava guardando l’incontro di calcio Inter/Napoli, non era armato e non ha opposto resistenza. Occupava l’appartamento di Orta di Atella, ma cambiava continuamente il nascondiglio per non essere localizzato.

Camorra: Manganiello arrestato mentre vedeva Inter-Napoli
Stava vedendo l’incontro di calcio Inter-Napoli in un appartamento di Orta di Atella, insieme alla sua compagna trentenne, Roberto Manganiello, 35 anni, reggente del clan Marino, attivo nell’area nord di Napoli, uno dei cento ricercati piu’ pericolosi d’Italia preso ieri dalla Polizia. Gli agenti si sono finti fattorini per la consegna delle pizze, per entrare nell’appartamento che ospitava, probabilmente da qualche mese, il 35enne che, tra l’altro, ha fatto parte del gruppo di fuoco che ad ottobre 2004 uccise Fulvio Montanino e Claudio Salierno, due fedelissimi del clan Di Lauro, avviando cosi’ una delle piu’ violente faide di Camorra, la cosiddetta prima faida di Scampia, nella quale la ‘famiglia’ Marino scelse gli scissionisti Amato-Pagano come alleati. Manganiello non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto. Secondo gli investigatori, da latitante ha continuato a gestire il business del clan, soprattutto traffico di sostanze stupefacenti ed estorsioni. Deve rispondere di concorso in duplice omicidio e porto e detenzione di armi, reati aggravati dalla modalita’ mafiosa e si era reso latitante dal 2013, quando le indagini su quel duplice omicidio portarono anche ad indagare il boss Arcangelo Abete, a capo di un’altra cosca scissionista, il capoclan Gennaro Marino, meglio conosciuto come Mekkei, e Antonio Della Corte.