Camorra: mazzette per appalti, arrestato ex sindaco Casertano

carabi-e-finanzaNapoli- Biagio Di Muro, fino a dicembre 2015 sindaco di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, e’ stato arrestato dai carabinieri, insieme ad altre otto persone, nell’ambito di un’inchiesta in collaborazione con la guardia di finanza di Napoli che ha svelato un giro di mazzette per appalti pubblici assegnati a ditte vicine al gruppo Zagaria del clan dei Casalesi. Di Muro e’ in carcere insieme all’imprenditore del settore della ristorazione, Alessandro Zagaria, 30 anni, nessuna parentela con il boss Michele, l’unico pero’ che deve rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso. Altri sette indagati tra funzionari comunali e ‘faccendieri’ devono rispondere a vario titolo di corruzione e falsita’ in atto pubblico, reati aggravati dall’aver agevolato una cosca.

L’appalto al centro delle indagini e’ quello con procedura ad evidenza pubblica per lavori a Palazzo Teti Maffuccini, gia’ confiscato negli anni 90 al padre di Di Muro, storico vice sindaco del comune casertano. Secondo i pm, c’e’ stato un illecito accordo tra il costruttore Guglielmo La Regina, la cui societa’ ha progettato i lavori, e il rappresentante legale della societa’ che si e’ aggiudicato l’appalto, Marco Cascella, i quali per aggiudicarsi una gara da oltre 2 milioni di euro, hanno pagato tangenti a Di Muro e ad alcuni componenti della commissione di gara (Roberto Di Tommaso e Vincenzo Manocchio ) ottenendo cosi’ il punteggio necessario a vincere. La mazzetta era di 70 mila euro, contabilmente mascherata da fatture emesse ad aziende compiacenti di un commercialista amico di La Regina, Raffaele Capasso e di un altro ingegnere, Vincenzo Fioretto, che per gli inquirenti e’ legato ad Alessandro Zagaria e ad una donna, Loredana Di Giovanni, che insieme all’imprenditore della ristorazione ha ricoperto il ruolo di intermediaria della tangente.