Reggio Calabria – “Rileviamo ad oggi forti ritardi ed inadempienze della Regione rispetto al percorso di costituzione della Citta’ Metropolitana di Reggio Calabria. Comportamenti che generano inefficienza ed inefficacia dell’azione legislativa ed amministrativa riguardo a processi istituzionali strategici, la cui agibilita’ e’ pesantemente compromessa”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolo’ il quale punta il dito contro “lentezze e indugi che non giovano ad un progetto che vedrebbe inverate opportunita’ di grande interesse per la Citta’ dello Stretto e per l’intera Calabria”. “Il rischio incombente – afferma Alessandro Nicolo’ – e’ quello di arrivare impreparati all’appuntamento di giugno che segna l’avvio del semestre bianco. E, ove venisse disatteso anche il termine ultimo per l’adozione dello Statuto, la Regione Calabria incorrerebbe ineluttabilmente nell’attivazione dei poteri sostitutivi da parte del Governo con il conseguente, inaccettabile commissariamento”. Secondo il capogruppo di Forza Italia “quanto va accadendo certifica la colpevole disattenzione del Governo regionale verso una realta’ potenzialmente foriera di straordinarie chances di sviluppo. Pur non sottovalutando la complessita’ di processi articolati che richiedono la consumazione di tempi e passaggi istituzionali obbligati, oggi non resta che registrare insostenibili prolungati ritardi. Entro dicembre 2015, infatti, la Regione Calabria avrebbe dovuto procedere all’attuazione della Legge Delrio (la n. 56 del 2014) ma finora, nulla di fatto”. “Tarda a prender corpo in Calabria l’annunciata rivoluzione istituzionale con il passaggio delle funzioni dalla Provincia di Reggio (97 i Comuni coinvolti) alla Citta’ Metropolitana che potra’ cosi’ vantare poteri gestionali ed amministrativi di alto rango. Dentro questo contesto – evidenzia – servira’ anche definire con precisione e chiarezza le funzioni e competenze che transiteranno in capo al costituendo ente, superando certe nebulosita’ della normativa nazionale, grazie ad un percorso condiviso da tutti gli enti interessati e ad un ragionamento complessivo che muova da un’analisi giuridica anche comparata”.