Cosenza – “La situazione in Calabria, per quanto riguarda la depurazione, sta peggiorando”. Lo dice l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara, che oggi ha tenuto una conferenza stampa a Cosenza, presente anche il deputato Paolo Parentela, il consigliere comunale di Rende Domenico Miceli e il candidato a sindaco di Cosenza Gustavo Coscarelli. “Da una prima infrazione che riguardava 18 comuni, adesso sono 128 i comuni calabresi segnalati dalla UE – dice Ferrara – e questa la dice lunga sulle attivita’ poste in essere dal governo e dall’uso dei molti fondi stanziati”. “La UE ha stanziato prima 197 milioni di euro e poi altri 8 del fondo Pac – dice Ferrara – ma non sappiamo come siano stati usati”.
“Con il decreto sblocca Italia il governo – ha detto invece il deputato Paolo Parentela – ha creato un fondo per la depurazione senza fare i decreti attuativi, di fatto bloccandolo. Abbiamo fatto diverse interrogazioni parlamentari a riguardo e sottolineo che non viene previsto nessun fondo per il monitoraggio ambientale”.
Per Miceli “ci sono grandi rischi derivanti dal funzionamento del depuratore di Coda di Volpe”, che serve il comprensorio di Cosenza. “I dati sull’inquinamento del fiume Crati sono controversi – dice Miceli – e nell’area industriale di Rende c’e’ il caso di un pozzo privato che sarebbe risultato inquinato”. E nessuna novita’ viene segnalata, e’ stato riferito, sul fronte della bonifica dell’area ex Legnochimica. Il Movimento 5 Stelle chiede la gestione pubblica del comparto, trasparenza sull’uso dei fondi stanziati, una mappatura subacquea delle condotte che finiscono a mare, un monitoraggio costante e un piano speciale di adeguamento degli impianti di depurazione. Annunciato che proprio oggi e’ in corso il monitoraggio di una discarica a Castrolibero.