Cosenza – L’ufficio di presidenza della Conferenza Episcopale Calabra esprime “dolore ed amarezza, ed al tempo stesso sdegno e condanna, per l’ignobile campagna diffamatoria ai danni del confratello Francesco Milito, vescovo della diocesi di Oppido-Palmi, oggetto di volantini e manifesti, tutti peraltro anonimi, contenenti violenti accuse all’indirizzo del Presule. Nell’esprimere fraterna vicinanza a monsignor Milito, la Cec auspica che episodi del genere non abbiano piu’ a verificarsi, nel rispetto delle piu’ elementari regole della convivenza civile e del monito di Papa Francesco, che spesso ci ricorda – come nel corso della messa mattutina a Santa Marta nell’aprile del 2013 – che tutti commettono peccati, “ma la calunnia e’ un’altra cosa. La calunnia nasce dall’odio. E chi fa l’odio e’ Satana. La calunnia distrugge l’opera di Dio nelle persone, nelle anime. Utilizza la menzogna per andare avanti. E dove c’e’ calunnia c’e’ Satana, proprio lui”.