Ferrovie: Rfi “no ritardi su infrastrutture, recupero al Sud”

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Cernobbio (Como) – Per le infrastrutture ferroviarie “non c’e’ tutto questo ritardo: l’Italia e’ prima in Europa per impianti tecnologici installati e questo e’ un dato di fatto”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, intervenuto al Forum di Conftrasporto a Cernobbio. “Abbiamo puntato molto sulla tecnologia per velocizzare le nostre linee della rete convenzionale e per aumentarne la capacita’”, ha continuato. “Siamo indietro al Sud, questo e’ vero – ha riconosciuto – tant’e’ che proprio al Sud sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie che con la legge di stabilita’ il governo ci ha messo a disposizione negli ultimi 2 anni. Il Sud e’ fortemente arretrato dal punto di vista ferroviario perche’ in quelle aree si e’ preferito, negli anni d’oro delle grandi disponibilita’ finanziarie, puntare di piu’ sulle strade e le autostrade. Stiamo recuperando, la volonta’ e’ quella di superare questa gap infrastrutturale per quanto riguarda il trasporto ferroviario collegando le grande citta’ del Sud, quindi Napoli con Bari, Messina, Catania e Palermo in Sicilia e il corridoio Roma-Palermo che punta lo sguardo anche alla Calabria”. “Questi progetti – continua – sono stati affidati ad un commissario straordinario, che nel caso specifico e’ il sottoscritto. Abbiamo recuperato tantissimo tempo perso. Sulla Napoli-Bari erano disponibili da anni 3 miliardi che non venivano trasformati in progetti e lavori. Abbiamo avviato questo progetto con la Legge sblocca Italia in un’ottica completamente diversa”. I cantieri partiranno nella primavera del 2017 e i lavori dureranno circa dieci anni e nel 2026 Napoli e Bari saranno collegati con una linea a doppio binario veloce.