Catanzaro – E’ sempre polemica intorno al capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi. E’ lo stesso interessato a paventare il rischio di una rimozione dal suo ruolo, dopo le polemiche e le denunce contro la burocrazia regionale che vanificherebbe il suo lavoro. “Un Dipartimento della Regione Calabria – scrive sul suo profilo Facebook – sta per avviare un procedimento disciplinare nei miei confronti per alcune mie dichiarazioni pubbliche apparse su Facebook. Rischio seriamente di essere rimosso da direttore della Protezione Civile regionale e di tornarmene a fare lo scienziato al Cnr. Me ne faro’ una ragione”.
In un secondo post, lo stesso Tansi ha precisato di avere ricevuto ampio sostegno e supporto con una telefonata da parte del presidente della Regione Mario Oliverio che ha confermato il pieno appoggio alla sua attivita’. “Con lui – ha aggiunto il geologo – ho condiviso tanti percorsi virtuosi per la riduzione del rischio idrogeologico gia’ da quando era presidente della Provincia di Cosenza, frutto di una reciproca ed incondizionata stima. Tale disponibilita’ mi e’ stata manifestata anche dal vice presidente della Regione, Antonio Viscomi”. Tansi non ha comunque risparmiato, ancora una volta, critiche alla burocrazia regionale, aggiungendo che “esistono ancora nuclei resistenti sempre piu’ sparuti e disaggregati, residui di profonde incrostazioni prodottesi nel corso degli anni, che cercano di delegittimare questa appassionata voglia di cambiamento che c’e’ da parte del governo regionale. Situazioni residue che prima o poi, sono certo, verranno rimosse. Forte di questo supporto – ha concluso – vado avanti sereno e piu’ deciso che mai. D’ora in poi continueranno a parlare solo i fatti”. Dalla parte di Tansi si schiera il movimento Cinque Stelle.
“Il governatore Mario Oliverio dica quale dirigente della Regione e perche’ starebbe avviando un procedimento disciplinare nei confronti di Carlo Tansi” chiede in una nota il deputato M5s Paolo Parentela. “A Oliverio ricordo – aggiunge il deputato 5 Stelle – che non risultano procedimenti disciplinari a carico di dirigenti della Regione, nonostante i noti scandali di Calabria Verde, i 20 milioni dell’Ue perduti per l’agricoltura, il caso dei 40 milioni dei servizi sociali, la proroga del contratto milionario con Kpmg, la mancata costituzione di parte civile nel processo Kyterion, i fondi perduti per l’energia e, per esempio, il falso nel ricorso della Regione contro i Comuni che impugnarono la rete degli ospedali. E’ singolare – incalza il parlamentare – questo teatro di Oliverio, che da governatore agisce come capo dell’opposizione, recitando senza vergogna. L’aspetto piu’ squallido e’ che la macchina amministrativa regionale e’ a terra ma non c’e’ responsabile, che si perdono milioni e opportunita’ ma non paga mai nessuno. Il capro deve essere allora Tansi, che sta lavorando bene ed e’ dunque scomodo, pure perche’ libero e coraggioso?. C’e’ – continua Parentela – un procedimento disciplinare nei confronti dell’uomo dai mille incarichi, Domenico Pallaria, mai concluso nonostante la proposta di uno specifico provvedimento? Perche’ Bruno Zito, artefice della proroga del contratto con Kpmg, e’ stato promosso dirigente generale del dipartimento Organizzazione? Oliverio – conclude – la svolta si da’ coi fatti, non con le prove da attore, che alimentano il sistema di potere”.