‘Ndrangheta: piano “Focus”, in novembre 16 arresti nel Reggino

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Reggio Calabria – Sono state 22.637 le persone controllate dalle forze dell’ordine e 16 quelle arrestate in flagranza di reato, nel corso del mese di novembre, in provincia di Reggio Calabria, nell’ambito di “Focus ‘ndrangheta”, il Piano d’azione nazionale e transnazionale voluto dal ministro dell’Interno contro le organizzazioni ‘ndranghetiste calabresi. Ottantacinque le persone denunciate in stato di liberta’, 5 i sequestri penali, 36 quelli amministrativi e 88 le sanzioni amministrative elevate; 12.156 i veicoli controllati, 3.413 le violazioni accertate al codice della strada, 3.055 i controlli domiciliari effettuati e 611 le perquisizioni eseguite. Il bilancio e’ stato tracciato dalla prefettura della citta’ calabrese dello Stretto che stamane ha diffuso un comunicato.
All’azione di contrasto, pianificata dal prefetto Michele di Bari in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno preso parte Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato Capitaneria di Porto, con la collaborazione della Direzione provinciale del Lavoro, d’intesa con il procuratore generale della Repubblica e i procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Reggio Calabria, Locri e Palmi.
Tra i risultati conseguiti, il sequestro di prodotti ittici per un totale di 151 kg, sanzioni amministrative per oltre 3.000 euro e controlli-polizia600x400reati di frode in commercio e cattivo stato di conservazione degli alimenti. “In generale, costante attenzione – spiega una nota – e’ stata riservata alla vigilanza ed al controllo del territorio con l’obiettivo di riaffermare e consolidare la presenza ed il senso dello Stato in zone dove le organizzazioni criminali ‘ndranghetiste, con l’uso della prevaricazione e della violenza, tendono a radicarsi, ostacolando le pur presenti energie sociali e istituzionali e fagocitando le risorse necessarie allo sviluppo ed alla crescita della societa’ civile. Il Piano d’azione ha inteso garantire la sicurezza dei cittadini, quale bene essenziale, e rafforzare la cultura della legalita’, contrastando tutti quei comportamenti di illegalita’ diffusa che minano le basi di una serena convivenza civile. Anche nel mese di novembre, come ormai consuetudine, – si legge nel prosieguo della nota – sono state sviluppate mirate pianificazioni operative, a carattere sia preventivo che repressivo, che hanno interessato non solo i consolidati settori a rischio, appalti, attivita’ economiche e controlli-cc-lt161016imprenditoriali, edilizia, servizi, tutela ambientale, per citarne alcuni, ma anche altri fenomeni di specifica valenza quali il “contrasto al lavoro nero ed irregolare” e le connesse “attivita’ di mediazione illecita di manodopera”, le “attivita’ commerciali e i mercati, compro oro, sale scommesse e da gioco, attivita’ illegali e da gioco, intermediazione finanziaria” nonche’ il settore della ristorazione”. Gli esiti dei controlli testimoniano, secondo la prefettura, “il particolare e diuturno impegno istituzionale dello Stato nel territorio di questa provincia al fine di rafforzare la cultura della legalita’ e contrastare le azioni criminali della ‘ndrangheta, restituendo cosi’ ai cittadini maggiori spazi di liberta’ e sicurezza”.

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