Aeroporto Reggio: Confindustria, iniziative forti per salvarlo

aeroporto-reggio600x450Reggio Calabria – “Confindustria Reggio Calabria intende organizzare iniziative forti per salvare il “Tito Minniti””. Lo si legge in un comunicato diffuso stamane dell’associazione degli industriali. “Quella per l’aeroporto dello Stretto – continua il documento – e’ una battaglia di tutti, nella quale non devono esistere divisioni ne’ colori politici o lotte tra correnti interne, ma occorre mettere al centro l’interesse superiore ed esclusivo di Reggio e della sua Citta’ metropolitana. Per questo, qualora Alitalia dovesse rimanere irremovibile sulle sue decisioni, che condanniamo, siamo pronti a mettere in atto eclatanti forme di protesta. Bisogna uscire dai salotti e dai palazzi. Chiamiamo a raccolta i sindacati, gli studenti, la societa’ civile, i rappresentanti politico-istituzionali, a manifestare prima dell’annunciata sospensione dei voli, dinanzi agli imbarcaderi privati a Villa San Giovanni. Chiediamo inoltre ufficialmente – si legge – al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomata’ di mettersi in testa a questo legittimo movimento di popolo. Noi staremo al suo fianco. Sullo scalo di Ravagnese si e’ detto e scritto molto. Ci sembra pero’ che si sia andati avanti in ordine sparso. Per questo, facciamo un forte richiamo all’unita’ perche’ per una volta i reggini non si dividano e dimostrino la capacita’ di fare fronte comune, come avviene in tutte le altre parti d’Italia e della Calabria. E’ urgente che Sacal, unico attuale interlocutore, avvii un immediato confronto con Alitalia. Come classe imprenditoriale abbiamo, a piu’ riprese, denunciato le anomalie del sostanziale monopolio dell’ex compagnia di bandiera, che non puo’ certo scaricare sull’utenza la responsabilita’ della sua dissennata gestione economica. Riteniamo inoltre non piu’ rinviabile una partecipazione diretta dell’imprenditoria locale nella societa’ di gestione degli scali calabresi, con un’iniezione di capitale significativa e “di peso”. Come Confindustria ci eravamo gia’ detti disponibili a entrare in Sogas ma solo dopo una “due diligence”, che non e’ mai stata voluta perche’ avrebbe dimostrato la decozione dell’azienda, poi fallita. Adesso e’ cruciale che il territorio, non solo con gli enti ma anche con il tessuto produttivo, diventi attivo protagonista delle sorti dell’aeroporto dello Stretto ed e’ per questo che il territorio stesso deve avere funzione e ruolo all’interno della governance della Sacal. Azienda di cui auspichiamo un’adesione formale alla nostra associazione territoriale. Sempre da parte di Sacal, chiediamo la diffusione ufficiale dei contenuti del piano industriale strategico per avere un’indicazione chiara dei progetti e delle prospettive per l’aeroporto di Reggio e Messina”.

Alla luce dello scenario attuale, scrive ancora Confindustria, ” si deve rapidamente lavorare per raggiungere alcuni obiettivi prioritari. Primo fra tutti un “pressing” delle istituzioni locali sul Governo nazionale per ottenere la continuita’ territoriale. Occorre mantenere i collegamenti storicamente acquisiti e creare le condizioni affinche’ altre compagnie aeree possano operare sullo scalo, indipendentemente dalla presenza di Alitalia. A quest’ultima va impedito di utilizzare per altre tratte gli slots reggini di atterraggio a Fiumicino e Linate. E’ vero che la societa’ e’ privata ma e’ anche vero che esiste una responsabilita’ sociale d’impresa che non si puo’ eludere. Chi fa impresa – si legge in conclusione – deve rispondere al mercato, ma quello alla mobilita’ e’ un diritto primario che lo Stato deve garantire. Pretendiamo di essere cittadini uguali agli altri, nel rispetto del dettato costituzionale”.