Scoperta derivazione torrente Beltrame, denunce e sequestro mezzo

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Petrizzi (Catanzaro) – Hanno realizzato una derivazione del torrente Beltrame di Soverato, tristemente noto per la tragedia che coinvolse il camping “Le Giare” nel 2000. Lo hanno scoperto i carabinieri forestali di San Vito sullo Ionio che hanno denunciato tre persone responsabili dello sbarramento del fiume. I militari hanno scoperto lo sbarramento artificiale nell’alveo del fiume per la derivazione dell’acqua per scopi irrigui privati, senza alcuna autorizzazione e concessione previste. In particolare, i militari hanno riscontrato che, tramite un escavatore, era stata costituita una barriera all’interno dell’alveo, utilizzando dei massi, e realizzato un canale di derivazione dell’acqua del fiume, lungo circa 20 metri e largo 1,40 metri circa. Dai rilievi eseguiti e dagli accertamenti di polizia, e’ emerso che la derivazione si stava realizzando nell’ambito del demanio fluviale in un terreno soggetto al vincolo paesaggistico, interessata di recente anche da lavori di messa in sicurezza da parte della Provincia di Catanzaro, con possibile conseguente pregiudizio della stabilita’ delle sponde. La denuncia e’ scattata nei confronti dell’esecutore e del committente dei lavori, oltre che per l’uomo proprietario dell’escavatore che e’ stato sequestrato.

 

La stazione Carabinieri forestale di San Vito Jonio ha individuato uno sbarramento artificiale nell’alveo del fiume Beltrame finalizzato alla derivazione dell’acqua per scopi irrigui privati in totale assenza delle autorizzazioni e concessioni previste.
In particolare, i militari, hanno riscontrato, che tramite un escavatore era statacostituita unabarriera all’interno dell’alveo, utilizzando dei massi, e realizzato un canale di derivazione dell’acqua del fiume, lungo circa m. 20 e largo m. 1,40 circa.
Dai rilievi immediati eseguiti, dai successive riscontri ed elaborazioni tramite gli strumenti del SIM (sistema informativo della montagna) e dagli accertamenti di polizia, è emerso che la derivazione si stava realizzando nell’ambito del demanio fluviale in terreno soggetto al vincolo paesaggistico, con la presenza della tipica vegetazione insediatesi sulle sponde, interessata di recente anche da lavori di messa in sicurezza da parte della Provincia di Catanzaro, con possibile conseguente pregiudizio della stabilità delle sponde stesse.
A conclusione delle attività i carabinieri forestale hanno proceduto a deferire alla competente Autorità giudiziaria, l’esecutore e il committente dei lavori ed il soggetto proprietario dell’escavatore, nonché a porre sotto sequestro l’escavatore utilizzato.

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