Migranti: Graziano (Fi), no al Cpr a Mormanno

graziano-lab-ciiuCatanzaro – “Un centro per immigrati a ridosso della Salerno-Reggio Calabria e nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, in un luogo peraltro senza idonei sistemi di sicurezza, e’ profondamente sbagliato. Sono sicuro che le indiscrezioni riportate dal “Corriere della Sera” non corrispondono alla realta’. Diversamente sarebbe una soluzione non sicura per i migranti e lesiva di un territorio a cosi alta vocazione turistica. Servono meno campi di concentramento e piu’ percorsi virtuosi di accoglienza, di studio, di rispetto delle regole per chi ha i requisiti, ed, insieme, meccanismi di rimpatrio e di aiuto ai Paesi da cui queste persone arrivano”. E’ quanto afferma Giuseppe Graziano, Segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria, Coordinatore provinciale di Forza Italia, nonche’ Presidente nazionale del movimento Il Coraggio di Cambiare l’Italia, intervenendo a commento delle ultime indiscrezioni di stampa sull’apertura di un “Centro di permanenza per il rimpatrio” (CPR) nel comune di Mormanno (Cs), solidarizzando con la popolazione e annunciando la sua partecipazione oggi pomeriggio (giovedi’ 11) al Consiglio comunale straordinario ed urgente per discutere della questione che il sindaco Guglielmo Armentano ha appositamente convocato. E’ assurdo pensare – dice Graziano – che si possa impiantare un centro di identificazione ed espulsione – a cui e’ stato cambiato nome probabilmente per edulcorare la pillola – nel bel mezzo di un territorio a forte vocazione turistica che da anni e’ impegnato per accreditarsi tra le mete montane piu’ ambite nonostante il taglio di servizi e diritti ai cittadini, tuttora in atto. Portare qui, in quest’area, gente destinata ad essere rimpatriata, quindi vulnerabile ed in preda ad uno stato di ribellione e disagio, sarebbe un atto completamente sbagliato. Sia chiaro – ribadisce ancora il Consigliere regionale – il problema non e’ rappresentato dai migranti – gente che in qualunque caso ha bisogno di aiuto e sostengo – ma dalla manifesta difficolta’ a governare questa emergenza”.

“Tra l’altro il luogo individuato per attivare il CPR – precisa Graziano – non e’ idoneo ne’ adeguato affinche’ le procedure di rimpatrio si svolgano in totale sicurezza. Innanzitutto perche’ e’ allocato in un ex campo base dei lavoratori dei cantieri autostradali e quindi senza adeguati strumenti di vigilanza, secondariamente perche’ la stessa struttura, che magari potrebbe essere riutilizzata proprio a fini turistici, si trova proprio a ridosso dell’Autostrada, appena dopo i guardrail! E se qualcuno degli ospiti oltrepassasse la recinzione?! Ecco perche’ chiediamo di vagliare e ponderare al meglio la soluzione affinche’ non si creino, domani, situazioni di criticita’ o disagio che si sarebbero potute evitare con una maggiore oculatezza delle scelte. Non siamo contro l’accoglienza – aggiunge Graziano – ne’ contro l’integrazione. E’ nostro dovere essere solidali e assicurare i corridoi umanitari a chi ne ha bisogno. Ma l’immissione di un flusso di persone in preda alla poverta’ e ai disagi potrebbe far venir meno il principio della legalita’ all’interno di un territorio protratto verso il turismo. Oggi – conclude partecipero’ al Consiglio comunale di Mormanno e portero’ la piena e incondizionata solidarieta’ al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza, con la speranza che si possano trovare soluzioni adeguate a superare l’emergenza migranti”.