Roma – Dall’inizio del 2017 sono gia’ 13 le amministrazioni locali sciolte per infiltrazioni della criminalita’ organizzata: era dal biennio 2012-2013 che non si registrava un cosi’ elevato numero di enti sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico sugli enti locali. Ad aggiornare il dato e’ “Avviso pubblico”, dopo che la settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento dei comuni di Castelvetrano (Trapani) – nel quale si sarebbero dovute svolgere ieri le elezioni – e Sorbo San Basile (Catanzaro). “In Parlamento – ricorda Avviso Pubblico, che ha pubblicato sul proprio sito una sezione ad hoc con grafici e dati statistici aggiornati – sono state presentate numerose proposte di legge volte a modificare la disciplina vigente, anche al fine di rendere piu’ efficace l’azione di ripristino della legalita’; la stessa Commissione Antimafia si e’ interessata piu’ volte di tale fenomeno con riferimento alla situazione di Roma e del Lazio, di Quarto, Catania, nonche’ di alcuni comuni sciolti per mafia (Plati’, Ricadi, Badolato, Scalea, Battipaglia) formulando anche proposte di riforma della materia. Recentemente sono stati ascoltati i prefetti di Trapani, Reggio Calabria e Napoli al fine di approfondire l’analisi di alcune amministrazioni, sciolte per mafia negli anni scorsi (come Bovalino, Bagnara Calabra, Arzano, Torre Annunziata) in previsione del nuovo turno elettorale”.