Calcio: fallimento Siena, sequestro 8,5 mln beni a ex presidente

Siena – La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per oltre 8 milioni e mezzo di euro all’ex presidente del Siena Calcio Massimo Mezzaroma nell’ambito dell’indagine sul fallimento della societa’ per cui si ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta. Secondo gli inquirenti sono stati sottratti al fisco oltre 20 milioni di euro con una presunta operazione di cessione di ramo d’azienda relativa al marchio del Siena. I sequestri riguardano conti correnti, immobili a Roma e quote di partecipazione di alcune societa’ del gruppo. Dopo il fallimento, il nucleo di polizia tributaria aveva indagato sulla cessione del marchio “Ac Siena” a una nuova societa’, con sede nella capitale, creata appositamente per quell’operazione e di fatto mai operante. L’acquirente – secondo la ricostruzione dei finanzieri – ha utilizzato le disponibilita’ finanziarie per l’investimento concesse dal Monte dei Paschi di Siena che a fronte della sola garanzia dello stesso marchio (sopravvalutato in 25 milioni di euro a fronte di un valore effettivo, stimato da perizia giurata, tutt’al piu’ 4/5 milioni di euro) ha erogato un prestito di 22 milioni di euro. Contestualmente alla cessione, la societa’ acquirente ha stipulato un contratto di affitto del marchio stesso, con la Ac Siena Spa che, quindi, per utilizzarlo doveva pagare un canone mensile, di valore pari alla rata del mutuo che la newco doveva restituire alla banca. Secondo gli inquirenti, quindi, tutta l’operazione era finalizzata a consentire alla societa’ Ac Siena un finanziamento che altrimenti non avrebbe potuto ottenere, a causa del grave stato di dissesto economico.