Sicurezza: Minniti, direttiva per coordinamento forze polizia

Roma – “Oggi ho firmato una direttiva per il coordinamento delle specialita’ e della presenza sul territorio di Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza”. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, in conferenza stampa al Viminale. “L’ultima direttiva completa era quella di Napolitano del ’98, poi ce n’era stata un’altra parziale di Pisanu otto anni piu’ tardi”, ha ricordato Minniti, e ha spiegato: “Il tutto in un quadro di assoluta complementarieta’ tra le forze di polizia che hanno imparato a lavorare assieme: evitando ogni ridondanza e ogni sovrapposizione, si garantisce il massimo dell’efficienza e si espande la capacita’ di iniziativa dello Stato”.
La “direttiva sui comparti di specialita’ delle forze di polizia e sulla razionalizzazione della dislocazione dei presidi”, adottata da Minniti dopo il parere favorevole del Comitati, si muove nella cornice dei precedenti atti di indirizzo e ne attualizza contenuti “tenendo conto dei mutamenti intervenuti nello scenario economico e sociale del Paese, dell’evolversi della minaccia criminale nonche’ delle innovazioni introdotte dalle normative di settore”. In particolare, nella prima parte, la direttiva declina le modalita’ con cui la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di finanza dovranno coordinare i rispettivi servizi in tutti quei settori- affidati alla esclusiva competenza di una forza di polizia, ovvero a piu’ specialita’ in concorso tra loro- deputati “alla tutela delle frontiere e delle comunicazioni, della sicurezza in ambito stradale e ferroviario, della circolazione dei mezzi di pagamento, della sicurezza sul lavoro, delle sofisticazioni alimentari, della tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale nonche’ del nuovo ambito della sicurezza del mare”. Nella seconda parte, la direttiva individua – sulla base di parametri oggettivi connessi alle condizioni socio-economiche, infrastrutturali, della criminalita’ comune ed organizzata, rilevabili in ogni singolo contesto- criteri per razionalizzare la dislocazione dei presidi delle forze di polizia con l’obiettivo di assicurare una presenza coordinata che privilegia l’impiego della Polizia di Stato nei comuni capoluogo e dell’Arma dei Carabinieri nel restante territorio. Rilievo fondamentale in questo rinnovato modello rivestono i piani di controllo coordinato del territorio che dovranno essere aggiornati e rafforzati- tenendo tra l’altro conto della necessita’ di garantire l’uniforme attuazione su tutto il territorio nazionale del 112 Numero unico di emergenza – e fondati su criteri piu’ evoluti volti ad assicurare il pieno e reciproco scambio informativo, anche attraverso l’attivo coinvolgimento delle polizie locali, che realizzino cosi’ un “sistema integrato di sicurezza”.