Barcellona: secondo morto italiano giovane ingegnere veneto

Roma – E’ un giovane ingegnere di 25 anni, Luca Russo, la seconda vittima italiana nell’attentato di ieri a Barcellona. Secondo quanto apprende l’AGI il suo nome sarebbe Luca Russo, residente a Bassano del Grappa ma originario di Marostica. Laureatosi lo scorso anno all’Universita’ di Padova Russo lavorava per un’azienda di Carmignano del Brenta, nel padovano. Non ci sono ancora conferme ufficiali dell’identita’ del ragazzo. Russo, secondo una prima ricostruzione, si trovava in vacanza nella citta’ catalana con la fidanzata, Marta Scomazzon, anche lei di Bassano del Grappa. La giovane si troverebbe ora in ospedale a Barcellona, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Sia Luca che la fidanzata Marta erano volontari alla Croce Verde.

 

Barcellona: profilo di Luca Russo sui social, inno alla vita
L’ultimo post pubblicato il 15 giugno da Luca Russo, secondo italiano morto nell’attentato di Barcellona, recita: “Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa. Il 4 dicembre 2016, appena laureato, condivide una sua foto che lo ritrae sorridente con una corona d’alloro: “108 motivi per essere felice. Grazie davvero a tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi anni”. E poi una citazione di Steve Jobs: “Adesso prontissimo per incominciare una nuova esperienza lavorativa. Siate affamati, siate folli”.
Luca Russo, ingegnere laureatosi un anno fa all’universita’ di Padova, aveva 25 anni e lavorava per un’azienda di Carmignano del Brenta. Abitava a Bassano del Grappa, ma era nato a Marostica. Non ci sono conferme ufficiali ma un profilo Facebook che risponde a queste informazioni in questi minuti si sta riempendo di messaggi di cordoglio da parte di amici e parenti della vittima. Il suo profilo e’ un continuo inno alla vita, in ogni post, in ogni aggiornamento condiviso.

 

“Io sono uno di quelli che ancora ci spera, che se in un sogno credi tanto prima o poi si avvera!” scriveva il 10 ottobre, e ancora il 26 settembre: “Siccome la’ fuori e’ pieno di gente che vi dice che non c’e’ speranza, che non c’e’ futuro, voi sappiatelo che nel momento in cui pensate che non ci sia speranza e non ci sia futuro, allora la speranza smette di esistere, il futuro smette di esistere. Portate a far vedere le vostre facce, e diteglielo a quelli la’, che il meglio deve ancora venire!” citando il discorso finale del cantante Ligabue ad uno dei suoi concerti.
Le foto lo ritraggono sempre sorridente, i suoi messaggi sempre positivi. “L’amicizia e l’amore sono importantissimi per la vita umana. Possiamo dire che nessun essere umano puo’ farne a meno e d’altra parte tutti ne conosciamo, chi piu’ chi meno, l’influenza sulla nostra vita” scriveva un anno fa. Su Linkedin oltre alla sua laurea in Ingegneria vengono riportate anche alcune esperienze di volontariato fatte a Bassano del Grappa, come quella per la Citta’ della Speranza, fondazione nata per raccogliere fondi per costruire un reparto di oncoematologia pediatrica in ricordo di un bambino del luogo scomparso a causa della leucemia. (AGI) Arc