Catanzaro – “La popolazione di Rossano e Corigliano si e’ espressa in maniera chiara e con una partecipazione superiore rispetto alle attese: adesso non c’e’ da tergiversare, bisogna condurre il processo di fusione al suo naturale compimento, senza ulteriori indugi”. Lo dichiara il consigliere regionale Domenico Bevacqua, secondo il quale “dopo l’esito della consultazione referendaria, mi sarei aspettato, da parte dei comitati promotori e da quanti hanno sostenuto fortemente la fusione, la richiesta di una forte accelerazione dei tempi che chiamasse le istituzioni regionali a un’azione subitanea. Mi pare, invece, di assistere a una sorta di strano stallo. A suo tempo – prosegue Bevacqua – pur esprimendo in Consiglio le mie perplessita’ su alcune mancanze interne alla legge regionale che normava l’iter di fusione, soprattutto in relazione alla previsione di un adeguato studio di fattibilita’, non esitai ad appoggiare quella che ritenevo e ritengo l’occasione per l’innesco di un processo virtuoso. Oggi, a maggior ragione, dopo la manifestazione inequivoca del voto popolare, la politica non puo’ farsi trovare impreparata di fronte ad una materia che tocca da vicino il destino dell’area interessata. La questione non si risolve abdicando alla propria funzione e rimettendosi alle calende greche del tecnicismo legale. E’ inaccettabile – dice ancora Bevacqua – che la cittadinanza sia tenuta sotto scacco sine die: e’ per questo che mi faro’ promotore di un’iniziativa consiliare che provveda a normare in tempi brevissimi la materia e approvi una legge istitutiva organica e compiuta, cosi’ come piu’ volte si e’ autorevolmente espresso il vice presidente Viscomi: una normativa che consenta, fra l’altro, la nomina immediata del commissario, per evitare che il Comune di Corigliano vada al voto fra pochi mesi. L’entusiasmo per le possibilita’ aperte dal voto di ottobre – conclude – non puo’ essere smorzato per volonta’ estranee agli interessi del territorio e la Regione deve farsi soggetto attivo, ponendosi al servizio della volonta’ popolare”.