Salute: malattie reumatiche, 800mila italiani rischio invalidita’

Roma  – Subdole e silenziose, danneggiano a poco a poco le cartilagini ed i tessuti circostanti e all’inizio non danno segni evidenti. Solo in un secondo momento si manifestano con forti dolori a cui seguono le prime difficolta’ di movimento. Sono le malattie reumatiche e in Italia oltre 800mila persone sono a rischio di invalidita’ a causa delle forme piu’ gravi di patologie come artrite reumatoide, artriti sieronegative, spondilite o artrite psoriasica. Questo e’ dovuto anche alle troppe diagnosi che arrivano in ritardo e che quindi rendono le cure per il paziente meno efficaci. Nel caso delle spondiliti anchilosanti dall’inizio dei sintomi alla diagnosi passano in media 7 anni. Per individuare la fibromialgia in media ci vogliono 5 anni e nei tre quarti dei casi inizialmente viene scambiata per un semplice mal di schiena. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su questi gravi disturbi all’apparato locomotore la Societa’ Italiana di Reumatologia (SIR) lancia la sua prima campagna nazionale itinerante. Si chiama #ReumaDays la SIR incontra i cittadini e tocchera’ 11 citta’ della Penisola. In ogni tappa sono installati nelle piazze degli info point nei quali viene distribuito materiale informativo e dove i medici della SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le piu’ importanti terapie per contrastarle. Il progetto viene presentato al 54 congresso della Societa’ scientifica che si svolge a Rimini fino a sabato. Proprio nella citta’ romagnola oggi e domani si tiene la prima tappa della campagna presso il Centro commerciale “Le Befane” (Via Caduti di Nassiriya 20).

 

“Le malattie reumatiche colpiscono oltre 5 milioni di italiani e interessano una persona su tre dopo i 65 anni – afferma il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale della SIR -. Nonostante la loro grande diffusione, sono ancora sottovalutate e molti cittadini sono convinti che siano solo dei semplici dolori provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realta’, si tratta di patologie che, oltre a minare seriamente la qualita’ della vita, possono essere potenzialmente mortali. Le connettiviti, per esempio, se non curate possono compromettere la funzione di organi e apparati vitali come cuore e cervello. Con #ReumaDays vogliamo favorire a 360 gradi la corretta informazione e insegnare quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare”. “Quelle reumatiche sono le patologie che comportano i maggiori costi sociali all’INPS dopo il cancro e le malattie cardiovascolari – sottolinea il prof. Luigi di Matteo, vice presidente SIR -. Una delle patologie piu’ gravi e’ senza dubbio l’artrite reumatoide che, se non curata, determina il 30% di invalidita’ entro cinque anni. Riesce a impattare in maniera significativa sulla vita sociale e lavorativa di una persona obbligando a cambiare radicalmente le proprie abitudini. E’ quindi fondamentale riuscire a mettere in guardia tutti i cittadini sui rischi che possono correre”. Negli info point allestiti nelle varie citta’ italiane i cittadini potranno ascoltare anche i consigli degli specialisti sulla prevenzione primaria delle malattie. “Gli stili di vita sono fondamentali anche in ambito reumatologico – prosegue Galeazzi -. E’ accertato da numerosi studi scientifici che il fumo e’ coinvolto nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, del lupus e di altre malattie autoimmuni sistemiche. L’obesita’ e’ invece una condizione tipica di chi soffre di artrite psoriasica e aumenta il rischio di artrosi all’articolazioni. Nel nostro Paese, alcuni comportamenti scorretti sono ancora troppo diffusi e, infatti, oltre 11 milioni di italiani sono tabagisti mentre il 45% degli adulti e’ in sovrappeso. Durante la campagna insegneremo anche le principali regole della salute che possono salvaguardare l’apparato muscolo-scheletrico e piu’ in generale il nostro benessere”. Dopo Rimini #ReumaDays si fermera’ nelle piazze di Ancona, Pescara, Potenza, Ragusa, Cagliari, Siena, Perugia, Brescia, Padova e Udine. Tutta la campagna gode dell’appoggio della Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite – FIRA, l’Onlus istituita su impulso della SIR nel 2006. “Siamo lieti di sostenere questa importante iniziativa educazionale che vuole accendere i riflettori sulle malattie reumatiche – sostiene il prof. Carlomaurizio Montecucco, Presidente Nazionale della Fondazione FIRA -. Sono in totale oltre 150 diversi disturbi e di molti non conosciamo ancora i reali motivi da cui sono originati. Rappresentano complessivamente la prima causa di disabilita’ nel nostro Paese e per contrastarli efficacemente e’ necessario aumentare il numero delle diagnosi precoci. Al tempo stesso pero’ bisogna promuovere con maggiore forza la ricerca scientifica in questo ambito della medicina”.