Famiglia: arcivescovo Reggio Calabria, separazioni piaga sociale

Reggio Calabria  – Le separazioni sono una piaga sociale. E’ il messaggio rivolto ai fedeli, in vista del Natale, da mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova. “Il presepe – scrive fra l’altro – rievoca nelle nostre case il mistero di Dio fatto uomo. Non dimentichiamo, poi, che l’atmosfera natalizia, da sempre, ha dato a questa festivita’ la connotazione anche di festa della famiglia: ci si riunisce, si gode degli affetti che in famiglia si coltivano, si sente tutto il conforto e la speranza che una famiglia unita da’ ai singoli membri, soprattutto ai piu’ piccoli e ai piu’ anziani. Vi invito, pertanto – scrive – a riflettere in questo tempo di Avvento sull’importanza dell’unita’ familiare, soprattutto per il bene dei vostri figli, oltre che per il bene della societa’ tutta. Le separazioni – denuncia – sono diventate una piaga sociale, che sta distruggendo la serenita’ e la speranza di tanti giovani”. Morosini esorta dunque le famiglie: “carissimi genitori, sotto l’albero di natale fate trovare ai vostri figli il dono piu’ grande: il vostro amore e la vostra unione, affinche’ essi possano affrontare con piu’ speranza la vita.”

 

“Ogni anno – continua l’arcivescovo di Reggio Calabria – la celebrazione della nascita di Gesu’ ci insegna che si puo’ sempre ripartire, lasciando dietro, nel segno del perdono cristiano, gli errori commessi e il rancore che ne segue. L’amore puo’ rinascere, se si riparte ritrovando la forza nel dialogo, nel rispetto reciproco, nel riproporsi le motivazioni d’amore di un tempo, quello del fidanzamento, quando tutto era bello, dolce e pieno di entusiasmo e speranza. La stabilita’ matrimoniale – secondo il presule – inoltre, e’ la base sicura per contribuire all’educazione all’affettivita’ dei figli. Altro problema, questo, che deve essere fatto oggetto di riflessione da parte di tutta la societa’. Genitori ed educatori, dinanzi alla fragilita’ affettiva dei nostri ragazzi e dei nostri giovani non tiriamoci indietro, ma ritroviamo la passione educativa, che puo’ dare vita ad essi. Un amore di coppia forte e duraturo – conclude – e’ una forza per questa educazione”.