Bologna – Igor il Russo e’ stato catturato nella tarda serata di ieri, spiegano in una nota i Carabinieri, dopo che tre persone sono morte, tra cui due militari della guardia civil, nel corso di una sparatoria con l’uomo individuato come Norbert Feher, da tempo latitante. La localita’ nella quale sono accaduti gli avvenimenti si trova nella zone di El Ventorrillo, compresa tra le citta’ di Terruel in Andorra ed Albalete del Arzobispo. “La procura della Repubblica di Bologna, coordinando i Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara – e’ scritto nella nota – aveva gia’ da tempo avviato mirata attivita’ rogatoriale in Spagna, avendo avuto riscontro a seguito delle indagini svolte della presenza del latitante. In questa prospettiva, oltre a specifiche attivita’ in Serbia, Austria e Francia (grazie alla fruttuosa collaborazione ed alla grande disponibilita’ degli organi competenti) si erano svolti numerosi incontri di coordinamento con le autorita’ di polizia spagnole, sin dall’estate, anche con trasferte ed attivita’ tecniche e dinamiche direttamente svolte sul territorio spagnolo, di concerto con gli organi di polizia spagnoli. tali attivita’ sono state peraltro agevolate dalle attivita’ di coordinamento di Eurojust e di supporto della Dcsa”.
Igor,cattura dopo mesi ricerche e lunga scia di sangue
Si e’ conclusa in Spagna dopo mesi di ricerche attraversati da una lunga scia di sangue, la ‘carriera’ criminale di ‘Igor il russo’. A nulla era valsa l’imponente caccia all’uomo durata mesi tra le paludi di Budrio, Consandolo, Argenta e Molinella.
A dare il via alle ricerche di Igor Vaclavic in Italia e all’estero, gli omicidi del barista di Budrio Davide Fabbri (del 1^ aprile scorso) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri (l’8 aprile) nelle campagne intorno a Portomaggiore. Ma l’uomo e’ fortemente sospettato anche dell’uccisione del metronotte Salvatore Chianese, la guardia giurata uccisa il 30 dicembre 2015 a Fosso Ghiaia, alle porte di Ravenna.
Un uomo dalla doppia identita’ Igor, soprannominato il russo ma in realta’ serbo, il cui vero nome e’ Norbert Feher, nato a Subotica e mai arruolato nell’Armata rossa come invece millantava. Le indagini si erano concentrate sulla rete di contatti che il killer avrebbe potuto avere in zona e che avrebbero potuto aiutarlo a nascondersi, fino alla fuga all’estero. E infatti i Carabinieri ne hanno seguito la pista in diverse nazioni europee fino a concentrarsi sulla Spagna.
Per la sua cattura si erano mobilitate anche alcune agenzie di investigazione private, dopo essersi messe in contatto con il legale dei parenti di Davide Fabbri, il 52enne ucciso nel corso di un tentativo di rapina lo scorso primo aprile nel suo locale a Budrio (Bologna). La notizia fu diffusa dall’avvocato Giorgio Bacchelli che rappresenta la famiglia Fabbri (la moglie Maria Sirica e il padre Davide) oltre al Comitato degli amici. Sulla ‘testa’ di Igor e’ stata messa (sempre da amici e parenti) anche una taglia di 50mila euro da vivo e di 25mila euro da morto: si tratta di una sorta di ricompensa a chi per primo fornira’ “notizie precise”, era stato spiegato, volte a “rintracciare in concreto e quindi ad assicurare alla giustizia” il pericoloso latitante. A questa somma e’ stata affiancata un’ulteriore raccolta fondi (tramite un conto corrente dedicato) per incrementare la taglia con le donazioni dei cittadini. “La taglia a tutt’oggi e’ ancora attiva – conferma il legale raggiunto dall’Agi al telefono – scadeva lo scorso 20 ottobre ma e’ stata prorogata di tre mesi, fino al 20 gennaio”.
Arresto Igor: legale vedova Fabbri, Maria turbata, ora processo
“Maria questa mattina era al bar, l’ho sentita molto turbata tanto che ho chiamato anche la sorella per rincuorarla”. Cosi’ Giorgio Bacchelli, il legale di Maria Sirica, la vedova di Davide Fabbri che dopo l’uccisione del marito ha continuato con forza e coraggio a portare avanti la sua attivita’. “Soddisfazione zero – prosegue il legale – non ci puo’ essere soddisfazione umana in una situazione cosi’ drammatica. Certo speravamo venisse assicurato alla giustizia un criminale di queste dimensioni: trovare l’assassino significa poterlo processare. Adesso – conclude Bacchelli – il processo potra’ andare avanti anche se siamo subordinati alla giustizia spagnola. Quindi vedremo, se si potra’ andare avanti con l’estradizione”.