‘Ndrangheta: don Stamile; Uil, “democrazia deve vincere”

Catanzaro, 8 gen. -“La Uil Calabria e’ vicina a don Ennio Stamile. La vile intimidazione cui e’ stato fatto oggetto non puo’ lasciare il segno, non puo’ fermare l’opera riformatrice e liberatrice di don Ennio Stamile e di Libera”. Al coordinatore regionale dell’associazione antimafia, che ha condiviso con Cgil e Uil l’appello per il lavoro lanciato il 16 novembre dall’agora’ della Cittadella regionale, diciamo, senza tentennamenti, che siamo dalla sua parte e dalla parte di coloro che lavorano per cambiare il destino di una terra maltrattata, vilipesa e offesa da una criminalita’ organizzata becera e senza scrupoli”. Lo dichiara il segretario della Uil Calabria, Santo Biondo,in riferimento all’intimidazione subita dal sacerdote. “Chi ha compiuto questo gesto ignobile e meschino – continua – lo ha fatto nascondendosi nel buio, quelle stesse tenebre in cui, vorrebbe ricacciare l’intero territorio calabrese. A costoro – aggiunge – la Uil Calabria dice con chiarezza che non potranno mai averla vinta, che non riusciranno nel loro intento. Allo Stato, invece, chiediamo uno sforzo straordinario di attenzione verso una terra che non puo’ essere lasciata nelle mani di una isolata e violenta minoranza. La democrazia, la legalita’ devovo vincere e questa terra, finalmente libera da prepotenti e criminali – conclude – deve ripartire grazie allo sforzo dello Stato e degli uomini e donne calabresi che come don Ennio Stamile, sognano una terra libera dalla ndrangheta e dal malaffare”.