Migranti: arcivescovo Reggio, “preghiera e solidarieta’”

Reggio Calabria  – Accogliere, proteggere, promuovere, integrare i Migranti e Rifugiati. Questo il programma che Papa Francesco ha dato alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si terra’ oggi in tutta la Chiesa cattolica, in forza di una tradizione che si prolunga da oltre un secolo. “Questi fratelli, in mobilita’ piu’ o meno forzata, sono oltre trecento milioni; – afferma monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova che ha indirizzato un messaggio a tutte le parrocchie della diocesi – di essi cinque milioni sono nostri concittadini, che si trovano tuttora all’estero. Ma sappiamo che l’emigrazione ha ripreso a ritmo accelerato sia dalla nostra Calabria che da tutta l’Italia. Altrettanti sono i cittadini stranieri che in questi ultimi decenni hanno raggiunto il nostro Paese, spesso per vie avventurose e rischiose, per fuggire a guerre, disordini, violenze, fame, insomma per istinto di sopravvivenza. Sappiamo purtroppo che oltre cinquemila di questi fratelli non ce l’hanno fatta e si sono inabissati nelle acque di quel mare, che continuiamo a chiamare “mare nostrum””. Monsignor Morosini nel suo messaggio mantiene fisso lo sguardo sulla stringente attualita’, sulle attivita’ di coordinamento diocesano per gli sbarchi e sull’impegno con i minori stranieri non accompagnati. “Anche noi a Reggio Calabria – prosegue il presule – abbiamo assistito al triste spettacolo dei barconi straripanti di gente disperata, che e’ approdata al nostro porto col progetto di proseguire oltralpe il viaggio della speranza, che troppo spesso viene frustrata. La Giornata Mondiale vuole esprimere a questi fratelli la nostra preghiera, la nostra solidarieta’ e, nei limiti del possibile, anche il nostro aiuto. Le celebrazioni natalizie ci hanno ricordato che anche Gesu’ e tutta la Sacra Famiglia hanno sperimentato l’emigrazione nella sua forma piu’ drammatica, cioe’ la fuga in Egitto, terra per loro straniera”.