Spazio:adesso rientro stazione cinese prevista a 2,39 stanotte

Roma  – E’ nuovamente cambiata la stima dell’orario di rientro della stazione spaziale cinese nel’atmosfera terrestre: adesso e’ indicata per le 2,39 (ora italiana) della prossima notte. La precedente stima indicava invece per le 3,17 (ora italiana) della prossima notte il rientro di Tiangong-1, il primo modulo sperimentale cinese lanciato nel 2011 dal centro spaziale di Jiuquan, nel deserto di Gobi. Il dato aggiornato e’ stato indicato dall’Agenzia spaziale italiana ma resta ovviamente soggetta a variazioni in funzione dell’evoluzione del flusso solare e tempeste geomagnetiche, e quindi non e’ detto che fino all’ultimo l’ora indicata resti poi quella effettiva. Nel tardo pomeriggio si e’ svolto un nuovo incontro al Dipartimento nazionale della Protezione civile per fare un aggiornamento sul monitoraggio e sulle attivita’ in corso. All’incontro erano presenti il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, e il direttore dell’Ufficio Emergenze, Luigi D’Angelo, oltre ai referenti dell’ASI.

Spazio: si riduce a 0.1% probabilita’ caduti detriti su Italia
Si riduce allo 0,1% la probabilita’ che eventuali detriti della stazione spaziale cinese in rientro nell’atmosfera terrestre possano finire sull’Italia, ovvero su terre emerse. La precedente stima parlava dello 0,2%. E fra qualche ora potrebbero anche essere del tutto escluse le traiettorie di caduta sull’Italia. Il nuovo dato e’ stato indicato oggi pomeriggio dagli esperti dell’Agenzia spaziale italiana durante una riunione tenuta al Dipartimento nazionale della Protezione civile, dove da giorni e’ in atto un costante monitoraggio della situazione e che vede attivate tutte le strutture interessate alla vicenda, anche per poter fornire una serie di indicazioni in termini di sicurezza pubblica.
C’e’ stato anche un nuovo punto stampa per illustrare le novita’, dove oltre alla riduzione della probabilita’ di caduta di eventuali detriti sull’Italia nell’ipotesi che la stazione spaziale si disintegri all’ingresso nell’atmosfera terrestre e’ stata indicata la variazione di orario di possibile rientro, ora fissata alle 2,39 della prossima notte. All’incontro erano presenti il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, e il direttore dell’Ufficio Emergenze, Luigi D’Angelo, oltre ai referenti dell’ASI.