Migranti: Cisl, affrontare problema tendopoli nel Reggino

Reggio Calabria  – “Le ultime 24 ore vissute in Calabria sono l’emblema delle contraddizioni che caratterizzano la nostra terra. Da una parte l’uccisione di Sacko Soumali, giovane immigrato originario del Mali, dall’altra le polemiche sulla realta’ di Riace”. Lo afferma in una nota Nausica Sbarra, responsabile politiche migratorie Cisl Calabria.
“I due episodi – aggiunge – sono facce della stessa medaglia. Rappresentano quanta violenza si consumi ancora nella nostra terra e quanto difficile sia e sara’ la politica di governo sul tema dell’immigrazione. La giovane vittima era impegnato a difesa dei migranti che nella Piana di Gioia Tauro mettono a disposizione le loro braccia per raccogliere agrumi e ortaggi per pochi euro. Alla sua famiglia esprimiamo piena solidarieta’ e la vicinanza dell’intera Cisl Calabria. Non e’ possibile parlare di Rosarno e della sua tendopoli solo ed esclusivamente ogni qualvolta si verificano episodi gravi. Da piu’ tempo stiamo sostenendo che e’ arrivato il momento, non piu’ rinviabile, di mettere in campo politiche strutturali per quell’area, all’insegna della civilta’ e della dignita’ delle persone e nel pieno rispetto dei diritti, sconfiggendo piaghe come il caporalato ancora oggi presenti. La Calabria non e’ questa. La nostra terra si e’ sempre caratterizzata per aver favorito processi di accoglienza e inclusione come dimostra appunto l’esempio di Riace dove e’ stato possibile realizzare un modello di integrazione vero, nel rispetto dei principi di legalita’ e che per nessun motivo puo’ essere messo in discussione”.
“La Cisl chiede al governo regionale – conclude Sbarra – di portare avanti una interlocuzione costruttiva con l’esecutivo nazionale affinche’ esperienze di questo genere trovino adeguata attenzione e vengano adeguatamente sostenute e incoraggiate”.