Truffa Palmi: Cgil, “il vero sindacato e’ un’altra cosa”

Reggio Calabria  – La Cgil della Piana di Gioia Tauro e quella di Reggio Calabria – Locri, attraverso un comunicato, plaudono “all’egregio lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, che – ricordano – hanno scoperto a Palmi una truffa da quasi cinque milioni di euro, prodotto del business di falsi sindacati e caf per finanziare spese personali e attivita’ commerciali. Le azioni criminali di questi inqualificabili faccendieri che hanno sfruttato lo stato di bisogno di centinaia di onesti cittadini, mascherandosi dietro una sigla sindacale per fini disonesti, possono finire per danneggiare inevitabilmente l’immagine di tutti i sindacati. Per questa ragione, sentiamo forte – srive la Cgil – la necessita’ di dire che il sindacato e’ un’altra cosa: e’ un impegno costante a favore di chi ha un lavoro, di chi lo perde e di chi lo cerca, di chi vive nel disagio e di chi combatte per migliorare le proprie condizioni di vita con la suprema finalita’ di raggiungere un progresso sociale complessivo. Le organizzazioni sindacali, al pari dei partiti e delle istituzioni in genere, sono vittime – si legge – di un fenomeno diffuso di sfiducia perche’ stiamo assistendo ad un processo di disintermediazione generale senza precedenti, che non risparmia nessuno. La disintermediazione e’ una specie di tossina per una societa’ come la nostra, che rompe legami gia’ flebili, spezza ponti e isola le istituzioni nella vuota astrattezza politica, accentuando la crisi sociale; mentre invece tornare alla “mediazione sociale” significherebbe ramificare le comunita’, puntare sulla rete associativa, sulla collettivita’ che si organizza civicamente, territorialmente, socialmente. Si tratta – prosegue la nota – di un obiettivo primario della Cgil consapevole del fatto che la credibilita’ di una organizzazione sindacale si misuri anche attraverso dei sistemi seri di certificazione delle iscrizioni, da affidare rigorosamente ad enti terzi. E’ una battaglia che portiamo avanti da tempo e sulla quale non arretreremo convinti che un alto livello di trasparenza non possa che accrescere la credibilita’ (e l’affezione) verso i sindacati e la loro azione sociale”.