Riace: Lentidoro e Giglotti, “arresto Lucano suona di vendetta politica”

Lamezia Terme – “L’arresto di Mimmo Lucano,anche se ai domiciliari,suona di vendetta politica e lo spessore della violenza inaudito perché non è paragonabile a nessun precedente.La politica,quella riprovevole si intende, insieme alle organizzazioni mafiose di varia natura,alla massoneria deviata,alle logge del cemento hanno distrutto la nostra Terra e quasi sempre ne sono usciti indenni e arricchiti.Il veleno e la morte con i rifiuti nocivi e dannosi hanno pregiudicato gran parte del nostro presente e del futuro dei nostri figli. Le malattie letali in continuo crescendo a causa dei siti inquinati sono cosa da nulla in una regione martoriata”. Lo affermano in una nota congiunta
Felice Lentidoro segretario regionale Cittadinanzattiva Calabria e Giuseppe Gigliotti presidente regionale Comitato Malati Cronici Calabria per i quali “Mimmo Lucano si è distinto in questi anni per una politica dell’accoglienza,dell’immigrato ritenuto non un nemico ma una risorsa,ha praticata la buona dottrina dell’inclusione.E’ diventato un simbolo e questo è quello che si è voluto colpire. Basti pensare il tono inaccettabile ed ironico del ministro degli interni nel commentare la misura cautelare. Nel suo agire, – aggiungono – avrà commesso qualche errore? Questo non lo sappiamo e come ha riferito il presidente della Camera,Fico, non lo sa nessuno. Il processo avrà modo di dimostrare,ne siamo sicuri,l’inconsistenza delle accusa,che si dimostra già ora sproporzionata alle misure adottate”. Per Lentindoro e Gigliotti “lo scontro politico e specificamente il terreno dell’immigrazione sta facendo pagare un caro prezzo ad un uomo e ad una comunità incolpevoli. Si vuole tornare indietro e non tenere conto della storia che avanza. Si deve impiantare – sostengono – un terreno di scontro contro il diverso. Pensavamo che il colore della pelle,il luogo di origine,la religione,il sesso fossero categorie concettuali non più causa di discrimine. Invece quanto sta accedendo oggi a Riace riaccende scontri aspri e rimette in moto una cultura che davvero nuoce alla pace e alla condivisione
Noi – concludono – siamo vicini a Mimmo Lucano e alla comunità che rappresenta e saremo presenti alle manifestazioni di lotta e solidarietà preannunciate.

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