Rapinavano cacciatori in Aspromonte per avere armi, 7 arresti

Reggio Calabria – Sette persone sono state arrestate nell’ambito di un’operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di rapina, falsificazione di monete, furto, ricettazione, danneggiamento e delitti in materie di armi e in materia di stupefacenti.
Con l’operazione di stamane sarebbe stata sgominata un’ organizzazione dedita alle rapine ai cacciatori che aveva programmato di acquisire il controllo mafioso del territorio di Seminara (Rc) con l’uso delle armi. Almeno 10 gli episodi denunciati da cacciatori in occasione dei quali gli indagati, sparando colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, hanno imposto di consegnare i fucili.

 

Le persone arrestate sono Domenico scicchitano, di 33 anni, Salvatore Filippo Alampi di 21, Giuseppe Domenico Lagana’ Comande’, pure di 21, tutti di Seminara (Rc); Michele Cilona, 37 anni, di Palmi (Rc); Domenico Gioffre’, 26 anni, di Seminara, e Andre’ Oscar Brizzi, 23 anni, di Palmi; Diego Orfeo 22 anni, di Sinopoli (Rc).
Le indagini dei Carabinieri di Palmi, coordinate dal sostituto procuratore Ignazio Vallario, sono state dopo il danneggiamento a colpi d’arma da fuoco di un’abitazione e di un’autovettura a Seminara ed avrebbero permesso di documentare i ruoli di Alampi, Scicchitano, Lagana’, Orfeo e Brizzi nelle rapine ai danni dei cacciatori tra Palmi e Seminara. Gli episodi erano caratterizzati dallo stesso modus operandi, con sopralluoghi preliminari nelle zone delle rapine da parte di due o tre persone camuffate e armate di pistola per individuare le vie di fuga in territorio aspromontano. Le indagini hanno permesso di far luce su almeno 10 rapine, commesse fra il novembre 2016 e il settembre 2018, grazie alle quali gli indagati sono riusciti ad impossessarsi di almeno 10 fucili da caccia, abitualmente nascosti nei pressi di casolari disabitati nelle campagne di Seminara, a cui gli indagati potevano facilmente accedere anche di giorno per prelevarle senza destare alcun sospetto.

In alcuni casi i malviventi hanno sparato a scopo intimidatorio, per interrompere il tentativo di reazione delle vittime.
Lo sviluppo delle indagini avrebbe fatto emergere anche le responsabilita’ di Alampi e Gioffre’ sia nella produzione di banconote e monete contraffatte, sia nella loro immissione in circolazione, tramite la spendita in esercizi pubblici. Gioffre’ e Cilona sono accusati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nel corso delle indagini sono stati, inoltre, documentati, nei confronti dei destinatari delle misure, il furto di carburante da mezzi parcheggiati in sosta, nonche’ il danneggiamento a colpi d’arma da fuoco ai danni di un’abitazione e di un’autovettura a Seminara, che aveva dato origine all’attivita’ investigativa. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Reggio Calabria Arghilla’.

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