Vigili Fuoco: Avvicendamento del Direttore Regionale

Catanzaro – Con provvedimento dello scorso 1 giugno, nell’ambito di una ridefinizione di incarichi dei Dirigenti Generali, il Dirigente Generale ing. Carlo Dall’Oppio, Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per la Calabria è stato destinato allo svolgimento della funzione di Direttore Regionale del Piemonte.
Al suo posto è stato incaricato il Dirigente Generale ing. Maurizio LUCIA, calabrese, già Comandante provinciale di Catanzaro ed attualmente incaricato di svolgere la funzione di Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Sicilia.
L’ing. Lucia ha esperienza ultratrentennale nell’Amministrazione avendo svolto servizio dapprima in qualità di funzionario tecnico nei Comandi provinciali di Pistoia e Vercelli; quindi, promosso Primo Dirigente, ha svolto gli incarichi di Comandante provinciale di Biella dapprima, di Novara poi ed infine di Taranto.
Promosso Dirigente Superiore ha svolto la funzione di Comandante provinciale di Catania dapprima, di Catanzaro poi (dal 2014 al 2019) ed infine di Firenze.
Promosso infine Dirigente Generale l’ing. Lucia è stato incaricato di svolgere la funzione di Direttore Regionale del Molise dapprima, della Sicilia a seguire, prima di assumere l’incarico in Calabria in data 10 giugno.
“E’ per me, il nuovo incarico, fonte di grande entusiasmo e soddisfazione perché mi consente di rientrare nella mia Regione e di operare in questa terra complessa e difficile quale è la Calabria.
E’ una terra questa particolarmente vulnerabile nei confronti dei rischi naturali in ragione della caratterizzazione del territorio che palesa una spiccata fragilità sotto il profilo del dissesto idrogeologico ma anche una esposizione assai rilevante nei confronti degli eventi sismici. Come non fare poi riferimento alla marcata esposizione sul fronte degli incendi di bosco e di colture vegetali in genere, spesso minaccia diretta anche di centri abitati e particolarmente acuto nella stagione estiva che sta per avere inizio.
Non mancano nemmeno i rischi di natura antropica ossia correlati alla attività dell’uomo in ragione della presenza di una serie di attività industriali sottoposte alla cosiddetta normativa Seveso, ossia potenzialmente capaci di indurre eventi incidentali con conseguenze importanti sul territorio, e