Gioia Tauro (Reggio Calabria) – “E’ necessario che la vertenza sul porto di Gioia Tauro diventi una vertenza di tutti, istituzioni, forze sociali e datoriali della Calabria. A questo punto, nessuno puo’ e deve tirarsi indietro. Quello che sta accadendo nelle ultime settimane al porto ha, infatti, davvero del paradossale. Da una parte le istituzioni ed il terminalista che promettono sviluppo e progresso e dall’altra i freddi numeri che raccontano un’altra storia: il lavoro diminuisce, i servizi di contenitori vengono eliminati e la cassa integrazione per i dipendenti aumenta con il serio rischio di un ridimensionamento complessivo dell’occupazione al termine dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. E’ ora di farla finita con le promesse”. Lo scrive il coordinamento portuali del sindacato Sul. “Purtroppo – si legge in una nota – nel porto Gioia Tauro si sono violate le piu’ elementari regole del mercato. Ci si e’ consegnati ad un solo cliente, la MSC di Aponte, che da qualche giorno e’ anche proprietaria della meta’ del terminalista, visto che Maersk ha venduto tutte le quote azionarie in suo possesso. In tale situazione, domani piu’ di ieri, con che MSC potra’ pilotare a suo esclusivo vantaggio le navi ed i volumi di contenitori sullo scalo gioiese si potra’ rafforzare il clima di incertezza ed instabilita’ che incombe sul futuro dei lavoratori. Quella stessa instabilita’ alla quale fa riferimento il presidente di Confindustiria Reggio Calabria, che come associazione datoriale dovrebbe essere molto piu’ pragmatica sulle vicende portuali”.
Il Sul precisa che “la manifestazione di sabato vuole lanciare, se e’ ancora il caso di ribadirlo, un appello al governatore della Calabria ed a tutte le parti in causa affinche’ finisca il tempo e delle promesse ed inizi un percorso serio di rilancio di tutta l’area portuale e di tutela dei diritti dei lavoratori e dell’occupazione. Se i lavoratori non verranno ascoltati, questa prima manifestazione segnera’ l’inizio di una lunga serie di azioni di mobilitazione per mettere la parola fine al dialogo tra i soliti noti che tutti gli interessi hanno tranne quello di tutelare il lavoro ed i lavoratori. L’appuntamento e’ per sabato 22 agosto 2015 a partire dalle ore 11.00 davanti al gate d’accesso del porto per difendere il legittimo diritto al lavoro e perche’ si comprenda una volta per tutte che dallo sviluppo del porto di Gioia Tauro passa lo sviluppo dell’intera Calabria. Noi ci mettiamo la faccia – conclude il Sul – e vogliamo vedere chi e’ disposto a farlo con noi in prima persona con la sua partecipazione all’evento”.