Istat: redditi stabili nel 2013, Sud ancora in coda

sud-italiaRoma – Redditi stabili nel 2013 per le famiglie italiane. Lo comunica l’Istat sottolineando che le uniche informazioni disponibili sulla dinamica reddituale tra il 2013 e il 2014 sono quelle diffuse dalla contabilita’ nazionale e segnalano un leggero aumento in termini di ammontare e una sostanziale stabilita’ in termini pro-capite. In particolare, riferisce l’istituto di statistica, nel 2013, si stima che la meta’ delle famiglie residenti in Italia abbia percepito un reddito netto non superiore a 24.310 euro l’anno (circa 2.026 euro al mese); questo valore scende a 20.188 euro nel Mezzogiorno (circa 1.682 euro mensili). Le famiglie con tre o piu’ percettori hanno un reddito mediano nel 2013 quasi triplo delle monoreddito (44.900 contro 16.690 euro), mentre quelle con fonte principale da lavoro dipendente dispongono di circa 10 mila euro in piu’ di quelle che vivono prevalentemente di pensione o trasferimenti pubblici (29.527 contro 19.441 euro). Nel Mezzogiorno, ai piu’ bassi livelli di reddito si associa anche una maggiore disuguaglianza: nel 2013, la stima dell’indice di Gini, pari a 0,296 a livello nazionale, nel Mezzogiorno si attesta a 0,305. Il 20% piu’ ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% piu’ povero spetta solo il 7,7%.