Istat: Pil pro-capite Sud un terzo piu’ basso di quello italiano

Roma – Il Pil per abitante nella ripartizione del Mezzogiorno risulta inferiore di circa un terzo (34,2%) rispetto a quello medio italiano. E’ quanto emerge dall’audizione alla Camera del presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, su diseguaglianze, distribuzione della ricchezza e delle risorse finanziarie.
A lleva nota anche che in base ai dati disponibili sui conti delle regioni italiane, relativi al 2015, emerge che le regioni del Nord-ovest hanno un reddito pro-capite quasi doppio rispetto a quello delle regioni del Mezzogiorno (33,4 mila euro contro 17,8 mila). I differenziali risultano ancora piu’ ampi se si prendono in esame le singole regioni, sebbene la linea di divisione tra il Meridione e le restanti aree del Centro-nord costituisca comunque il fattore distintivo piu’ importante.
Dal punto di vista della classificazione statistica, la regione con il Pil pro capite piu’ elevato e’ la Provincia di Bolzano/Bozen, oltre i 40 mila euro (41,1mila euro), valore pari a oltre una volta e mezza (52,1%) la media nazionale di 27 mila euro per abitante. Segue la Lombardia, con quasi 36 mila euro (35,9 mila euro). Le regioni del Centro presentano un Pil per abitante piuttosto differenziato, con valori compresi tra un massimo di 31 mila euro (14,5% in piu’ del livello italiano) per il Lazio e un minimo di circa 24 mila euro (23,7 mila euro) per l’Umbria; quest’ultima ha un differenziale negativo di circa il 12 per cento rispetto al valore nazionale. La Calabria e’ la regione in cui si rileva la situazione piu’ sfavorevole, caratterizzata da un PIl pro capite di 16mila euro e da un differenziale negativo di circa il 39% rispetto alla media nazionale.